A Viterbo le due (uniche) tecnochef d’Italia: nuove figure nel food

Nuova laurea che unisce il percorso accademico in tecnologie alimentari a quello di chef professionista

VITERBO  – Due giovani ragazze della Tuscia, Flaminia Parenti e Alice Rossi, sono ufficialmente le prime due laureate con “doppio riconoscimento”: sia tecnologhe, che chef.
Stiamo parlando di un nuovo percorso formativo che le ha viste protagoniste del conseguimento, in  contemporanea,  della laurea in tecnologie alimentari presso l’ Università della Tuscia, e della qualifica di chef ottenuta alla prestigiosa Campus Etoile Academy fondata da Rossano Boscolo. Un innovativo corso di laurea dedicato al complesso mondo della produzione di alimenti di elevata qualità gastronomica.
Diana De Santis, docente in Tecnologie alimentari all’ Unitus è stata tra le promotrici di questa nuova opportunità, attivata dal Dibaf (Dipartimento innovazione sistemi biologici, agroalimentari e forestali ).

Il corso di laurea è stato avviato nel 2017, primo ed unico in Italia a dare vita ad una figura professionale nuova, che unisce le competenze tecnico scientifiche a quelle pratiche, la cui durata è di tre anni. Una volta formati, i ragazzi, potranno lavorare a fianco delle grandi aziende di produzioni alimentari, penso al supporto che potranno dare nel settore del conveniences food, quei cibi pronti, semi pronti e surgelati, da cuocere rapidamente, sempre più richiesti nelle cucine di giovani e single.
Quei cibi che, nella loro rapidità, siano comunque elaborati, gustosi e conservino le giuste proprietà nutritive.
E’ in questo processo che si inserisce il tecnochef, perché porta la sua esperienza in tutto il processo di produzione: dall’ origine dell’ alimento al prodotto che finirà sulle nostre tavole. Quando l’ industria alimentare decide di proporre al mercato un nuovo piatto o un nuovo prodotto ha bisogno di un tecnologo e uno chef che lo progettino insieme, ecco come è nata l’ idea di unire le due figure in una unica. L’ Università della Tuscia già avviata da diversi anni alla formazione di tecnologi alimentari, ha dato vita alla collaborazione con la scuola di cucina di Rossano Boscolo, perché riconosciuta come eccellenza del territorio con cui poter avviare questo percorso. Al momento abbiamo ancora cinque ragazzi da portare al compimento della carriera universitaria, poiché non ci sono stati più iscritti, un vero peccato e un’ occasione persa per il mondo della produzione food”.

Flaminia e Alice,( nella foto insieme alla professoressa De Santis), nonostante la fatica del “doppio” percorso,  senza nessuno sconto: ventuno esami all’ Unitus e altrettanti al Campus. sono entusiaste di quanto fatto, “studio e laboratori pratici, è stata veramente una corsa contro il tempo e tanti, tanti esami. Siamo comunque felicissime, alla Boscolo abbiamo trovato una famiglia, oltre alla formazione professionale anche il lato umano non è passato in secondo piano. Ora vogliamo dedicarci alla laurea specialistica poi decideremo cosa fare”.

In attesa che anche gli altri cinque iscritti diventino tecnocuochi, l’ industria alimentare, può cominciare a tenere d’occhio questi nuovi importanti (ed unici), professionisti del food.

Chi è il tecnochef

Il tecnologo alimentare affronta i problemi che possono sorgere nella preparazione su scala industriale di un alimento: conservazione, selezione, lavorazione, confezionamento, distribuzione ed utilizzo di alimenti sicuri, nutrienti e salutari. Conosce le principali reazioni chimiche, biochimiche e fisiche che avvengono durante la produzione, trasformazione e conservazione degli alimenti, oltre a garantire sicurezza e qualità del cibo.
Dobbiamo a lui la scoperta della pastorizzazione, liofilizzazione, decaffeinizzazione. Lo chef come sappiamo ha le capacità di ideare piatti, che siano gustosi, nutrienti e anche piacevoli alla vista, il tecnochef potrà replicare su scala industriale la proposta dello chef, figure che in questo caso coincidono.

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