Frosinone – Gli assordanti silenzi del PD ciociaro sul concorso di Allumiere, e non solo

FROSINONE – “Il sale della politica è il dibattito, perfino aspro. Altrove il dibattito è la regola. In Ciociaria rappresenta l’eccezione. In questo territorio mai uno scatto su nulla”. Qualcosa, però, si sta muovendo.

“Sul concorso di Allumiere soltanto silenzi”. E’ il titolo di un articolo pubblicato su Ciociaria Oggi. In poche battute si mette a nudo una realtà che fino a pochi giorni fa tutti conoscevano. Quasi nessuno, però, aveva avuto il coraggio di parlarne. Quasi con il timore di evitare di essere considerato una “mosca bianca” un po’ fastidiosa.

Secondo il quotidiano della provincia di Frosinone, gli aspetti procedurali del concorso di Allumiere saranno valutati dalle due Procure che se ne stanno occupando e dagli uffici della regione Lazio.

Viene ritenuto inconcepibile, invece, sul piano politico, il fatto che nessuno in ciociaria “dice la sua. Con la sola eccezione di Fratelli d’Italia, in particolare del capoluogo…

Perché nel PD provinciale nessuno, al di là delle frasi di circostanza, ha difeso la scelta di Buschini? Oppure l’ha contestata?

Il silenzio non può essere una strategia della politica”.

I silenzi del momento, riferiti alla “Concorsopoli” di Allumiere e alle dimissioni di Buschini, forse sono più provocati dall’imbarazzo che altro.

I silenzi che fanno più male, però, sono quelli che i cittadini per bene hanno subito per anni su alcune clamorose “storture” avvenute in provincia di Frosinone. Come è possibile, per i 91 comuni della provincia, sopportare l’assunzione a tempo indeterminato, e senza concorso, della figlia del sindaco di Castrocielo nella azienda pubblica in cui gli stessi comuni sono soci? Oppure i doppi e tripli incarichi dati a dirigenti del partito senza nessuna specifica competenza ed elargiti soltanto per equilibri interni al PD?

Inoltre, non sono più concepibili i silenzi su due grandi realtà della provincia: la Società Ambiente Frosinone (SAF) e il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone. Entrambi sono guidati da due uomini vicinissimi all’ex Presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini: il suo ex capo della segreteria, Lucio Migliorelli è al vertice della SAF, il suo “mentore” Francesco De Angelis guida l’ASI. Quante assunzioni sono state fatte in questi anni? Quante consulenze?

Nella provincia di Frosinone lo scenario politico attuale è questo: provincia sommersa dai rifiuti, con due pesantissime inchieste in corso, alcuni settori della Asl concentrati più sugli equilibri politici che sull’assistenza sanitaria e alcuni esponenti del PD frusinate specializzati nella fuga davanti alle telecamere.

Perché forse si pensa che con il silenzio la gente presto dimenticherà.

Questo modo di pensare, però, è destinato a fallire. Ci sono persone che contrastano questi silenzi. Anche all’interno dello stesso Partito Democratico.

A cominciare dalla consigliera comunale di Frosinone, Alessandra Sardellitti, che nei giorni degli arresti sui rifiuti aveva detto: “Dove erano i nostri rappresentanti politici mentre si faceva e disfaceva del nostro territorio? Mi chiedo, le regole del gioco erano rispettate?”.

Ricordiamo che Buschini, prima di ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio, ha gestito per circa tre anni i rifiuti nel Lazio. Su Concorsopoli, poi, la Sardellitti ha dichiarato: “I panni sporchi si lavano in famiglia. Ho aspettato a lavarli. I giorni sono passati, le settimane anche ma, nessuno quei panni aveva voglia di lavarli.

Anzi, qualcuno, nelle famose competenti sedi, mi ha attaccato perché avrei osato parlare della ‘questione morale’ subito dopo gli arresti della dirigente della regione Lazio.

Ovviamente io non c’ero, perché nessuno ha mai il coraggio di dirmele in faccia le cose. Poi scoppia Concorsopoli. Una brutta figura. Bruttissima. Penalmente rilevante? Probabilmente no. Lo spero. Ma eticamente imbarazzante per come si svolge, per quando si svolge, per chi coinvolge”.

Queste parole hanno infastidito il PD ciociaro e l’attacco scomposto alla consigliera comunale è arrivato dal suo capogruppo, l’ex socialista Angelo Pizzutelli che ha definito la Sardellitti una “Robin Hood de’ noantri, magari per strappare qualche like o condivisione agli occhi della gente che si nutre di social”.

Pizzutelli, da alcuni anni, è diventato un Buschiniano di ferro. Chissà, forse anche lui ha ricevuto in tempi recenti qualche importante incarico… Ne parleremo a breve.

L’ottimo articolo di Ciociaria Oggi conclude così: “Siamo nel campo dell’opportunità politica. Non certo del dovere. Tutte le scelte sono legittime. Sia quelle delle dimissioni che delle non dimissioni. Il sale della politica è il dibattito, perfino aspro. Altrove il dibattito è la regola. In Ciociaria rappresenta l’eccezione. In questo territorio mai uno scatto su nulla. E’ come se Dante, uscito dall’Inferno, chiedesse a Virgilio di riportarlo nella selva oscura”.