Civitavecchia – Camping La Frasca, Tedesco fa ricorso alla causa persa da Cozzolino. Addio a 80 posti di lavoro e almeno due anni di turismo stanziale

La decisione di ricorrere alla sentenza del Tar Lazio nonostante la certezza di perdere anche in questo grado di giudizio. Perché? Chi c’è o cosa c’è dietro questa decisione?

CIVITAVECCHIA – Ormai non ci sono più aggettivi per poter descrivere o definire l’amministrazione del sindaco Tedesco. Forse ne rimane uno… VERGOGNOSA.

Lega, Forza Italia e Lista Tedesco stanno amministrando male. Malissimo. Pensano solo al tornaconto politico personale e non alla comunità che invece (purtroppo aggiungiamo noi) li ha votati pensando di risollevare le sorti della città in balia del peggior sindaco della storia cittadina, Antonio Cozzolino. Invece, Ernesto Tedesco, sta riuscendo nell’impresa che sembrava impossibile: SUPERARE in negativo il suo predecessore.

Due anni e mezzo di teatrini. Di uscite dalla maggioranza e rientri con ambizioni sempre più grandi. Gente con preparazione scolastica vicina alla terza media che ha l’arroganza di credere di capire più (parecchio di più) di chi, loro malgrado, qualcosa in più ha studiato.

L’ultimo scempio riguarda il Camping La Frasca.

Il Tribunale Civile, nel giugno scorso, ha emesso sentenza in merito al contenzioso che la vecchia amministrazione aveva promosso per far annullare l’atto di compravendita dell’area camping in località “La Frasca”.

Secondo la giudice Silvia Vitelli, nella sentenza emessa il giugno scorso, l’atto di compravendita stipulato tra l’Arsial e la società Campeggiatori Pineta La Frasca srl, stipulato nel 2014 fu regolare e rispettato alla lettera le norme del regolamento regionale per la dismissione dei beni dell’ente regionale.

Il Comune di Civitavecchia è stato condannato anche alle spese legali ma il danno provocato dall’integralismo pentastellato di quegli anni è di proporzioni ben più vaste.

Anni di prezioso lavoro persi per non parlare delle tante persone che avrebbero potuto trovare occupazione e i migliaia di campeggiatori che avrebbe portato, come indotto, notevole risorse ad una città ridotta allo stremo delle forze.

Ebbene. L’amministrazione Tedesco, invece di correre ai ripari dando il via libera al ripristino del campeggio in località La Frasca, ha pensato bene di continuare nell’ostruzionismo messo in atto dai loro predecessori, facendo ricorso in Appello avverso una sentenza tranciante.

Fa specie che un avvocato di lungo corso con il sindaco Tedesco abbia potuto consentire tale iniziativa. Però l’azione “belligerante” nei confronti del Consorzio Campeggiatori La Frasca porta, inevitabilmente, anche la sua firma.

Questa la nota inviata poco fa in redazione dai diretti interessati:

La proposizione, da parte del Comune di Civitavecchia, del giudizio d’appello avverso la sentenza del Tribunale di Civitavecchia che, in data 16 giugno 2021, aveva respinto – ritenendole palesemente infondate – le domande proposte dall’ente locale nei confronti della Campeggiatori Pineta La Frasca s.r.l. e dell’ARSIAL ci lascia davvero basiti.

A seguito della chiarezza e perentorietà delle affermazioni contenute nella sentenza del Tribunale di Civitavecchia, il quale ha ritenuto pienamente valido ed efficace il contratto d’acquisto del Camping Traiano, confidavamo in una presa di coscienza da parte del Comune di Civitavecchia e nella definitiva risoluzione dell’annoso contenzioso e, invece, nostro malgrado dobbiamo prendere atto che nulla è mutato nel governo dell’ente locale rispetto alla precedente gestione “grillina”.

Il Sindaco Ernesto Tedesco, ancora una volta, ha mostrato di voler dare continuità all’audace e temeraria azione giudiziaria intrapresa dal precedente Sindaco di Civitavecchia appartenente al Movimento Cinque Stelle.

Dinanzi a simili decisioni la Campeggiatori Pineta La Frasca ha deciso di sospendere gli investimenti e le assunzioni (circa 80 posti di lavoro) programmati nell’area considerato che, nonostante sia assolutamente certa dell’esito del giudizio d’appello, la trascrizione della domanda giudiziaria sul terreno impedisce alla società di accedere ai finanziamenti da parte degli istituti di credito. Il campeggio per queste ragioni e’ rimasto chiuso e altrettante famiglie di soci civitavecchiesi sono rimaste fuori senza poterne usufruire;

Il progetto prevede la completa ristrutturazione  del campeggio attuale, trasformandolo in una struttura di altissimo livello, ospiterebbe 2500  clienti italiani e esteri giornalieri,   Tantissime persone che avrebbero riempito durante la settimana di villeggiatura  tutte le vie civitavecchiesi.

Un occasione sicuramente persa per tutta la città di Civitavecchia e per il comprensorio.

 La società, tuttavia, si riserva di agire nei confronti del Comune di Civitavecchia in ogni sede, ivi compresa quella contabile dinanzi alla Corte dei Conti, al fine di accertare la sussistenza, nella condotta dell’ente locale, di eventuali profili di responsabilità anche di natura risarcitoria apparendo assolutamente illogico rilasciare, da un lato, alla Campeggiatori Pineta La Frasca un permesso di costruire per la costruzione di immobili – permesso di costruire che presuppone l’esistenza del diritto di proprietà in capo alla società e, dall’altro, agire nei confronti della stessa  al fine di far dichiarare la nullità di tale contratto di trasferimento di detta proprietà.

f.to campeggiatori pineta la fresca srl

Civitavecchia – Arsial/Campeggiatori La Frasca, per il Tribunale Civile l’atto di vendita fu regolare