CIVITAVECCHIA – La consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei ha depositato questa mattina una interrogazione scritta all’Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola, Politiche per la ricostruzione, Personale, Claudio di Berardino, per conoscere quali azioni ha intrapreso la Regione per assicurare la riapertura del Centro per l’impiego a Civitavecchia tenuto conto dell’iter amministrativo avviato dal comune stesso.
“Allo stesso tempo ho richiesto informazioni per sapere, a seguito delle eventuali inadempienze del Comune di Civitavecchia – ha spiegato – se la Regione non intenda procedere autonomamente all’individuazione dei locali da destinare a Centro per l’Impiego sul territorio di Civitavecchia al fine di ripristinare al più presto il servizio per l’intero bacino che comprende più comuni.
Si tratta infatti di una situazione non più rinviabile, considerato che tale Centro è stato chiuso ben tre anni fa, lasciando di fatto sguarnito un servizio essenziale per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in particolare in un territorio come Civitavecchia e il suo comprensorio che rappresentano uno dei più significativi distretti di sviluppo economico ed occupazionale dell’intera Regione, di cui i temi dell’occupazione e tutte le attività ad essi collegate costituiscono un asse portante”.
Secondo Tidei il trasferimento temporaneo della sede a Tarquinia, considerato l’elevato lasso di tempo trascorso (dal 2019) e la distanza dal suo reale bacino di riferimento – che oltre a Civitavecchia racchiude anche i Comuni di Allumiere, Tolfa e Santa Marinella – ha finito per configurarsi come “la stabile sottrazione di un servizio essenziale dal suo territorio di appartenenza per una collocazione che non si presenta, tra l’altro, atta a garantire il dovuto conforto per la sommatoria dei due diversi bacini di utenza, oltre che per l’aggravio di spese e disagio per l’utenza.
Il Comune di Civitavecchia, a cui la Regione aveva affidato l’incarico di individuare i locali – ha aggiunto – dopo una serie di procedure che si sono accavallate per decine di mesi aveva annunciato, a giugno del 2021, di aver trovato spazi idonei. Ad oggi non solo non si hanno più notizie in merito all’iter amministrativo avviato ma, soprattutto, non si hanno indicazioni circa la tempistica entro la quale poter assicurare la riapertura del Centro a Civitavecchia.
Ritengo che non sia più possibile aspettare oltre e che il Comune debba assumersi le sue responsabilità – ha concluso Tidei – altrimenti la Regione dovrà risolvere direttamente questa grave situazione. I cittadini di Civitavecchia e dei Comuni del comprensorio devono riavere al più presto un servizio indispensabile per il territorio, soprattutto in un momento delicato come questo dal punto di vista dell’occupazione”.