Civitavecchia Porto – Marina Yachting: il consiglio si riunisce il 27 maggio, nel frattempo…

Sindaco, segretario generale e due assessori hanno fatto visita al Procuratore Vardaro per parlare dell’argomento e non solo…

CIVITAVECCHIA – È stato fissato per il 27 maggio prossimo il consiglio comunale che dovrà esaminare e licenziare la proposta di delibera riguardante il progetto del Marina Yachting.

La delibera, firmata dal sindaco Ernesto Tedesco il 13 aprile scorso ed arrivata in commissione Sviluppo portuale è stata al centro della richiesta di convocazione di consiglio da parte dell’opposizione, per accelerare l’iter e poter così dare il via libera alla realizzazione dell’opera.

Il Consiglio è chiamato a decretare il pubblico interesse del progetto.

Questo per rispondere, di fatto, ad una delle prescrizioni della Soprintendenza che ha richiesto l’attestazione del rilevante interesse pubblico delle opere e la dimostrazione, per la realizzazione degli edifici a servizio del Marina sul molo del Bicchiere, della totale mancanza di alternative localizzative.

Una volta incassata l’approvazione del consiglio comunale, si potrà procedere quindi alla chiusura della conferenza dei servizi e al via libera definitivo per la realizzazione del progetto che vede la società Roma Marina Yachting – joint venture tra Port Mobility e Porti di Monaco – pronta ad investire ben 24,6 milioni di euro.

Nel frattempo, però, il sindaco Ernesto Tedesco, in delegazione con il segretario comunale Pompeo Savarino e gli assessori Daniele Barbieri e Manuel Magliani hanno fatto “visita”, su loro precisa richiesta, al capo della Procura di Civitavecchia Andrea Vardaro.

Secondo le primissime indiscrezioni l’argomento trattato è stato proprio Marina Yachting e la forte “pressione arteriosa” provocata dall’attenzione mediatica che un argomento come questo ha ingenerato in alcuni di loro.

Inusuale iniziativa ma che potrebbe essere utile per aprire un nuovo canale di dialogo con la Procura stessa che da mesi sta attenzionando, con minuziosità, il lavoro di alcuni uffici comunali colpiti, evidentemente, da “influenze” non connesse al Covid.

Probabilmente l’iniziativa “statutaria” intrapresa da sei consiglieri d’opposizione che hanno avuto l’ardire di richiedere l’immediato dibattito in consiglio comunale deve averli destabilizzati. Forse…