Caprarola – Regione Lazio, Zingaretti sceglie Sammarco per la Riserva di Vico

CAPRAROLA – Considerato durante tutta la consiliatura di Virginia Raggi il consigliere ombra della sindaca, l’avvocato romano Pieremilio Sammarco è stato scelto dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, come componente del Consiglio direttivo dell’Ente Monti Cimini-Riserva naturale regionale lago di Vico.

Una scelta fatta dal governatore nonostante in passato molte siano state le critiche degli stessi Dem sul noto legale e incredibilmente fatta su proposta dell’assessore alla transizione ecologica Roberta Lombardi, che non ha mai avuto particolare feeling con Raggi.

Sulla nomina di Sammarco c’è però anche un terzo aspetto particolare, che va oltre i rapporti politici. La Commissione incaricata di esaminare le candidature per gli enti che gestiscono i parchi regionali ha infatti specificato che “dal curriculum” dell’avvocato “parrebbe non emergere, di chiara evidenza, il possesso dei requisiti richiesti”. Una valutazione di cui non sembra aver tenuto conto Zingaretti. Il presidente della Regione, chiesto il casellario giudiziario e il certificato dei carichi pendenti del legale alla Procura di Roma, i procedimenti pendenti ed eventuali condanne alla Corte dei Conti e informazioni sui rapporti di lavoro del candidato alla Direzione regionale dell’Inps e alla Direzione coordinamento metropolitano di Roma dello stesso istituto, e fatta una verifica all’anagrafe degli amministratori locali e regionali del Viminale e alla banca dati del Senato, ha infatti specificato che “non emergono cause ostative alla nomina”. Alla luce anche dell’autorizzazione allo svolgimento di incarichi extraistituzionali concessa dall’Università di Bergamo a Sammarco, che nell’ateneo lombardo è professore ordinario di Diritto privato comparato, Zingaretti ha nominato l’avvocato componente del direttivo.

Il legale, più volte ritenuto il vero ispiratore delle scelte della Raggi, finì al centro delle polemiche quando, nel processo Scarpellini, saltarono fuori le chat Telegram in cui appariva come uno dei principali sostenitori di Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca arrestato per corruzione. “Beppe non capisce nulla – scriveva Sammarco a Marra riferendosi a Grillo – si fa influenzare dai giornali”. Ancora: “Tieni duro, non mollare. Fammi sapere se posso fare io qualcosa per agevolarti”.