Cerveteri – Seconda partenza falsa del processo per corruzione all’ex sindaco Pascucci

Il Comune, insieme a due associazioni, ha chiesto di essere ammesso nel processo come parte civile

CERVETERI – Questa mattina si doveva svolgere, presso il Tribunale di Civitavecchia, la prima udienza a carico dell’ex sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, accusato di corruzione.

Alla sbarra, insieme al consigliere comunale del Partito Democratico eletto questa volta a Ladispoli, anche l’imprenditore Domenico Bonifaci, il suo dipendente Giuseppe Costa e il defunto Mauro Nunzi.

Anche questa mattina però c’è stata una falsa partenza. Ancora difetto di notifiche, il giudice ha messo nel fascicolo le richieste di costituzione delle parti civili che sono risultate alla fine tre con il Comune di Cerveteri capofila. Tutto rinviato dunque al 30 gennaio del prossimo anno e, salvo imprevisti, il giudice potrà sciogliere la riserva sull’ammissione delle parti civili e compiere gli atti propedeutici all’inizio del dibattimento vero e proprio con l’ammissione dei testi sia dell’accusa che della difesa.

I fatti risalgono al 2015, quando, Alessio Pascucci, sindaco pro tempore del comune di Cerveteri e con delega di assessore alla pianificazione sostenibile del territorio, si faceva promettere da Giuseppe Costa, responsabile dell’ufficio tecnico del Gruppo Bonifaci e da Domenico Bonifaci (costruttore ed ex editore de Il Tempo) proprietario del Gruppo Bonifaci (anche lui indagato), il pagamento di un contributo di 25mila euro da destinare alla manifestazione Etruria Festival.

Soldi che, secondo l’accusa, il sindaco aveva proposto al consiglio comunale per ottenere l’approvazione delle delibere n. 26 del 30.7.15 (atto di indirizzo alla formazione del nuovo PRG) e n. 47 del 16.11.15 (determinazioni e direttive in ordine alla lottizzazione Campo di Mare realizzata dalla Ostilia srl) e n. 1 del 14.1.2016 (perimetrazione del nucleo edilizio abusivo del comprensorio Campo di Mare per la redazione di una variante speciale al PRG).

Le contestazioni per Pascucci, Costa e Bonifaci sono in ordine ai reati previsti dagli artt. 318 (corruzione) e 321 (per il corruttore) del codice penale.