Gaeta – La DDA mette le mani sul Porto. Pavone e Guinderi indagati per corruzione

I due dipendenti dell’AdSP del Tirreno Centro Settentrionale avrebbero, in cambio di utilità, avrebbe agevolato la concessione di un braccio a mare alla Star Center Italia

GAETA – In questi giorni l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale con base a Civitavecchia è impegnata a risolvere piccole grane interne legate ad un’azione della Corte dei Conti.

In realtà un piccolo problema amministrativo se paragonato allo tsunami che si sta per abbattere sull’ufficio distaccato con base nel porto di Gaeta.

La Direzione Distrettuale Antimafia di Santa Maria Capua Vetere, a seguito di un’inchiesta volta a stroncare attività illecite della camorra e attività illecite in generale si è imbattuta in un caso di corruzione che vede coinvolti due quadri dell’AdSP in servizio a Gaeta e una società marittima.

I nomi finiti sul registro degli indagati con l’accusa di corruzione sono quelli del dirigente Lucio Pavone, responsabile della sede di Gaeta dell’Autorità e di Guido Guinderi funzionario dell’ufficio lavoro portuale ed autorizzazioni oltre a quello di Raffaele Trapanese titolare della Star Center Italia con sede legale a Castel Volturno in provincia di Caserta, città che confina proprio con Gaeta.

Secondo quanto trapela dal fronte investigativo le indagini sono condotte dal sostituto procuratore aggiunto alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli distaccato a Santa Maria Capua VetereGerardina Cozzolino, durante una fitta attività di monitoraggio e di contrasto alle infiltrazioni camorristiche sul territorio, si sono imbattuti (non sappiamo al momento quanto casualmente), su alcuni messaggi whatsapp che si scambiavano Trapanese con Guinderi e questi con Pavone.

Lucio Pavone oltre ad essere ormai da anni dirigente dell’AdSP è anche fortemente impegnato in politica e vicino al Partito Democratico ma soprattutto dell’ormai ex presidente Nicola Zingaretti.

Alle ultime elezioni regionali, infatti, Lucio Pavone si candidò con la lista civica di Zingaretti ma la sua prima discesa in campo risale a molti anni prima con il Partito Comunista.

Guido Guinderi

Guido Guinderi, ingegnere, è molto conosciuto a Gaeta e pochissimo a Civitavecchia perché ha operato sempre nel Porto gaetano.

Raffaele Trapanese, titolare della Star Center Italia, è una vecchia conoscenza del magistrato Gerardina Cozzolino che lo ha indagato e mandato a processo in una vecchia inchiesta sul rilascio di false attestazioni rilasciate agli studenti senza che frequentassero i corsi di formazione per il personale marino. In quella inchiesta per la Procura c’era in azione una vera e propria associazione a delinquere finalizzata a commettere, dietro pagamento, numerosi delitti di falso.

Veniamo ai fatti. La Star Center Italia è una società di formazione marittima che prepara i giovani ad intraprendere le attività a bordo delle navi. Oltre alla parte teorica è necessaria una formazione pratica. Per questo la scuola di formazione aveva bisogno di un braccio a mare tutto suo, con una gru di sollevamento dei barchini e motoscafi, da utilizzare nei momenti di studio pratico in acqua.

Guido Guinderi, in cambio della promessa di assunzione di una persona vicina a lui si è adoperato, con la complicità di Lucio Pavone, affinché la concessione demaniale andasse a buon fine.

Già diverse persone sono state ascoltate anche tra i responsabili degli uffici centrali di Civitavecchia e, nei prossimi giorni, saranno chiamati a rispondere proprio i diretti interessati per fornire spiegazioni alle accuse formulate dal magistrato.

 


 

Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.