Passoscuro – Dietro il tentativo di omicidio una lite per motivi di lavoro

Calci, pugni, colpi d’accetta e bottigliate dietro una discussione nata per motivi di lavoro

PASSOSCURO – Nel popoloso paese alle porte di Fiumicino una rissa davanti ai carabinieri non è finita in tragedia solo per pura casualità.

I fatti risalgono a domenica scorsa quando tre uomini hanno avuto una violenta discussione degenerata in rissa con l’uso di armi improprie come chiavi inglesi e accette.

I tre finiti agli arresti sono Marco Ecora (40 anni), Claudio Napolitano (28 anni) e Marco Andrade (31 anni) tutti originari di Roma.

Attraverso le testimonianze dirette dei militari dell’Arma dei carabinieri e degli stessi protagonisti di questo episodio di estrema violenza è stato possibile ricostruire i fatti.

Verso le 11.15 di domenica 23 ottobre, i carabinieri ricevevano la segnalazione di una macchina sospetta, una Fiat Panda beige con a bordo tre persone (due uomini e una donna)  che si aggirava senza mai sostare nei pressi di via Osidda nel Comune di Fiumicino quartiere di Passoscuro.

I militari giunti sul posto fermavano la vettura e procedevano all’identificazione delle persone a bordo. Mentre erano intenti a fare domande del perché stessero facendo avanti e indietro con la loro macchina in quella zona sopraggiungeva una Bmw X3 con a bordo Marco Ecora.

Alla vista di Ecora che stava per entrate in casa Andrade e Napolitano gli sono corsi incontro colpendolo con bottigliate, pugni e calci. L’uomo trovava riparo dentro la vettura che veniva colpita da una chiave a croce (quella usata per smontare le ruote) da Andrade. Nel frattempo era sceso in strada il padre di Ecora e la lite ha continuato costringendo i militari ad usare anche lo spry al peperoncino.

Mentre accadeva questo Ecora aveva fatto inversione con la propria auto e a tutta velocità colpiva di striscio Napolitano che era riuscito ad evitare l’impatto ma non Andrade che veniva centrato e trascinato per una decina di metri.

Ecora scendeva dalla vettura con un’accetta in mano ed ha cercato di colpire ripetutamente i suoi antagonisti. Non si è consumata la tragedia solo per un miracolo e per l’intervento dei carabinieri che nel frattempo avevano chiamato i rinforzi e con grande difficoltà e l’uso abbondante di spry al peperoncino sono riusciti a riportare la calma e arrestare tutti e tre i protagonisti della rissa.

La lite sembra essere sfociata per rancori legati ad un rapporto di lavoro finito male. Dagli accertamenti dei carabinieri alcuni di loro risultano essere percettori del reddito di cittadinanza.

 

Civitavecchia – Passoscuro, rissa nel centro cittadino a bottigliate, tre arresti, uno per tentato omicidio