La Procura di Genova ha iscritto nel registro degli indagati il colonnello dei Carabinieri Pasquale Aglieco per false dichiarazioni al pm. L’ufficiale si trova così sullo stesso piano dei magistrati Aldo Natalini, Nicola Marini e Antonino Nastasi, sotto indagine in Liguria da alcune settimane in relazione al caso della morte di David Rossi.
Una situazione quasi paradossale, perché il primo è stato l’accusatore dei procuratori di fronte alla commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda del manager di Mps e quelle affermazioni, rese nel dicembre 2021, hanno dato il là al lavoro della procura guidata da Nicola Piacente. Dopo l’audizione, era stato aperto un fascicolo in merito al sopralluogo effettuato dai tre pm nell’ufficio di Rossi la sera del 6 marzo 2013. Nei loro confronti è stato ipotizzato il reato di falso ideologico aggravato, perché durante l’ispezione e nella redazione del verbale ci sarebbero state delle omissioni.
Aglieco aveva dettagliato quei passaggi, evidenziando una serie di azioni compiute da Nastasi. Una versione mai emersa in precedenza, dove si dava conto della ricostruzione dei bigliettini sopra la scrivania, dei tentativi di accedere al computer di Rossi e anche della risposta dal telefono del responsabile della comunicazione di Mps a una chiamata di Daniela Santanché.
Affermazioni poi in parte smentite dalla maxi-perizia eseguita dai reparti speciali dei carabinieri. Alla luce di quello che gli viene contestato, l’ex comandante provinciale dei carabinieri di Siena davanti all’organismo presieduto da Pierantonio Zanettin, potrebbe aver raccontato una storia nuova.
Sono state diverse le reazioni alla notizia dell’indagine sul colonnello dell’Arma. E’ intervenuto l’avvocato Enrico De Martino, che, con Andrea Vernazza, difende Aldo Natalini e Nicola Marini, e Pierantonio Zanettin, ex presidente della Commissione d’inchiesta e adesso al Senato, dove ha già presentato un disegno di legge per l’istituzione di una nuova commissione d’inchiesta sulla morte di Rossi, questa volta bicamerale.