Pillon: “Prosciolto in sede penale, ma ricorrerò contro le statuizioni civili”

Prosegue la mia battaglia al fianco dei genitori contro le ideologie gender”

“Oggi la Corte di Appello di Firenze mi ha prosciolto da ogni imputazione per intervenuta prescrizione. Ha tuttavia confermato le pesantissime statuizioni civili della sentenza di primo grado, condannandomi a risarcire le parti civili.
La Corte fiorentina ha deciso inspiegabilmente di ignorare le nuove allegazioni istruttorie depositate dai miei difensori, nelle quali uno dei fondatori del movimento LGBT Perugino confermava esplicitamente e nei dettagli più delicati la mia versione dei fatti. Approfondiremo anche questo aspetto, nelle sedi più opportune.
Opporsi alla dittatura del pensiero unico costa caro, ma non ci fermeremo. Sono soddisfatto per il proscioglimento in sede penale ma intendo ricorrere nuovamente contro le statuizioni civili per Cassazione e alla Corte Europea se sarà necessario.
Non possiamo permettere che l’educazione dei nostri figli minorenni sia fatta dalle organizzazioni gay, senza che i genitori siano neppure informati. Porto volentieri questo carico non certo facile, pensando a quelle mamme e a quei papà che non hanno gli strumenti culturali o economici per far fronte alla tracotanza delle ideologie. Non ci fermeranno. Avanti, umilmente al servizio della verità”.

Così dichiara l’avv. Simone Pillon, co-fondatore del Family Day e già senatore nella scorsa legislatura.