Legge di Bilancio, c’è l’ok della Camera con 221 voti favorevoli (152 contrari). Martedì il testo in Senato

ROMA – La Camera ha approvato gli emendamenti alla legge di Bilancio presentati dal governo e votati dopo il via libera alla fiducia.

Le due modifiche sono state infatti approvate nel corso delle votazioni sui restanti articoli della manovra. Il primo emendamento si riferisce a un aggiustamento tecnico su alcune coperture. Il secondo emendamento assegna 20 milioni di euro per l’acquisto di Villa Verdi – dove visse il compositore in provincia di Piacenza – e 400 mila euro per il contrasto alla peste suina nell’alessandrino, in Piemonte.

La manovra 2023 da 35 miliardi entra dunque in dirittura d’arrivo. Ieri sera la fiducia è stata votata con 221 voti favorevoli. Poi il testo andrà al Senato martedì per il via libera definitivo che arriverà alla vigilia di San Silvestro, come avvenuto in passato. Quest’anno, però, il percorso è stato più complicato per via del poco tempo a disposizione. Anche per questo non sono mancati gli incidenti come il ritorno del testo in commissione perché l’emendamento “salva-Comuni” da 450 milioni, secondo la Ragioneria non aveva le giuste coperture. Per la stessa ragione sono state chieste ben 44 correzioni. Tra queste, la proroga al 31 marzo dello smart working per i lavoratori fragili. Nel settore scuola l’emendamento comporterebbe oneri aggiuntivi per la sostituzione del personale interessato. Per non parlare del Bonus Giovani (18 App) scomparso nella sua versione “sdoppiata” tra Carta Cultura e Carta Merito. Il sistema attuale verrà prorogato.

Diversi problemi sono stati rinvenuti anche sull’emendamento al Reddito di cittadinanza, che cancella il riferimento alla congruità dell’offerta di lavoro ottenuta. Palazzo Chigi potrebbe a questo punto modificare il decreto legislativo a inizio anno, oppure inserire la modifica nel nuovo decreto complessivo sul mondo del lavoro. Richiesto dalla Ragioneria di Stato l’ok ai Comuni a forte vocazione turistica di alzare la tassa di soggiorno fino a 10 euro a notte: una decisione che, se passerà, provocherà non pochi rincari sui prezzi degli alberghi e B&B. Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.