Latina – La Corte dei Conti ha chiesto un risarcimento milionario all’ex giudice fallimentare Lollo

LATINA – La Corte dei Conti sta valutando i risultati e ha richiesto il risarcimento del danno erariale nei confronti dell’ex magistrato della sezione fallimentare Antonio Lollo (nella foto) e altri professionisti coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Latina e dal pubblico ministero Luigia Spinelli nel marzo 2015.

La Corte dei Conti ha richiesto un risarcimento di danno erariale nei confronti dell’ex magistrato Antonio Lollo e degli altri professionisti coinvolti in un’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Latina e dal pubblico ministero. La richiesta più alta è di 1 milione di euro per l’ex magistrato che in sede penale ha patteggiato la pena a tre anni e sei mesi, ammettendo gli addebiti. Il conto finale per il danno di immagine subito dallo Stato per la bufera giudiziaria sfiora i 1.7 milioni di euro.

I professionisti coinvolti nell’inchiesta sono stati accusati di corruzione e sono stati richiesti danni erariali per un totale di 1,7 milioni di euro dalla Corte dei Conti. Le accuse sono emerse da riscontri della polizia, come intercettazioni telefoniche e ambientali. Oltre all’ex magistrato Antonio Lollo, altri professionisti coinvolti nella vicenda sono l’architetto Fausto Filigenzi, Vittorio Genco, Massimo Gatto, Marco Viola, il finanziere Roberto Menduti e l’avvocato Luigi Fioretti.

La Corte dei Conti ha richiesto il risarcimento del danno erariale nei confronti di ex magistrato Antonio Lollo e altri professionisti coinvolti in un’inchiesta giudiziaria. Il danno di immagine causato ha leso l’amministrazione della giustizia, per cui la richiesta è di un totale di poco più di 1,7 milioni di euro. La sentenza definitiva, emessa un anno fa dalla Cassazione, ha confermato le dichiarazioni di Lollo e ha definito il patto corruttivo. L’udienza per il risarcimento del danno si terrà nei prossimi mesi e le persone chiamate in causa difenderanno le loro posizioni. Il dibattimento legato all’inchiesta riprenderà a giugno.