La notizia era abbastanza scontata. Nel tardo pomeriggio la notifica ai diretti interessati
MONTEFIASCONE – Per la Procura della Repubblica di Viterbo ci sono i primi tre indagati per il crollo del ristorante-pizzeria “da Paolino al Miralago”.
Progettista, direttore dei lavori, addetto alla sicurezza e al calcolo. Per loro le accuse gravissime contestate dai magistrati che non hanno perso tempo nel leggere le carte ma, soprattutto, nell’effettuare le prime verifiche documentali e soprattutto visive.
I sopralluoghi effettuati ieri e ripetuti questa mattina hanno spinto il capo della Procura di Viterbo, Paolo Auriemma e la sostituta Eliana Dolce a “fotografare” dal punto di vista penale la scena della tragedia.
Dopo aver ascoltato a più riprese le persone coinvolte a vario titolo nei lavori di ampliamento del ristorante la decisione di individuare i responsabili è sembrata cosa scontata.
Ovviamente, per il momento, siamo difronte ad un atto dovuto dei magistrati. La lettura approfondita delle carte potrebbe riservare ulteriori sorprese.
A finire sotto la lente degli inquirenti le attività svolte dal geometra Luca Ferri e dell’ingegnere Stefano Frillicca.
Il terzo indagato, a quanto pare, è un altro geometra responsabile della sicurezza del cantiere.
Determinanti sono state le dichiarazioni del titolare della ditta che ha effettuato lo scavo.
Domattina sarà effettuato l’esame autoptico sul corpo di Paolo Morincasa. Dall’esame del suo telefono cellulare potrebbero emergere altre importanti informazioni utili alle indagini.
I funerali, con tutta probabilità, si terranno giovedì pomeriggio salvo imprevisti.
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PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva