Latina – Affitti falsi, nove indagati per immigrazione clandestina

LATINA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dalla Procura della Repubblica pontina, hanno eseguito un’indagine di polizia giudiziaria svolta nei confronti di  nove persone, segnalate a vario titolo per i reati di falso, sostituzione di persona e favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

L’indagine trae origine da un’attività di polizia economico-finanziaria condotta dai Finanzieri del Gruppo di Latina nei confronti di un’agenzia immobiliare operante nel capoluogo pontino, nell’ambito della quale è stato ricostruito un modus operandi che ha permesso di ipotizzare uno strutturato sistema, realizzato attraverso un impianto organizzativo perfettamente rodato e altamente remunerativo, finalizzato al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina avvalendosi di contratti di locazione immobiliare falsi, funzionali a favorire illegalmente l’ingresso ovvero l’ulteriore permanenza nel territorio dello Stato di cittadini stranieri.

In tale contesto, l’attività investigativa, svolta sotto la direzione del Procuratore Capo di Latina Dott. Giuseppe De Falco, ha consentito di acquisire una serie di elementi idonei ad ipotizzare – fatta salva la presunzione di innocenza sino al completamento dell’iter processuale – possibili illeciti penali nei confronti di nove  persone. In particolare, a seguito di una mirata attività di analisi su alcuni contratti di locazione immobiliare stipulati in favore di persone di origine prevalentemente indiana (gran parte delle quali impiegate nel settore agricolo), sono state rilevate diverse anomalie, sulle quali, sin da subito, si è concentrata l’attenzione delle Fiamme Gialle pontine, e in particolare: la sussistenza di plurimi contratti di locazione aventi ad oggetto lo stesso appartamento (peraltro di modeste dimensioni) e il medesimo arco temporale – stipulati in favore di un numero elevato di cittadini extracomunitari; la presenza di contratti di locazione stipulati all’insaputa di ignari/reali proprietari, con il rischio concreto per quest’ultimi di vedersi ingiungere richieste di pagamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Durante l’attività sono stati inoltre sequestrati 80 grammi di hashish e 2 grammi di cocaina, con la conseguente denuncia di una persona all’AG.