Civitavecchia – Pendolari, il comitato pendolari attacca Trenitalia

CIVITAVECCHIA – «Nonostante le temperature atmosferiche, è sceso il gelo tra pendolari e Trenitalia. Non solo le soppressioni programmate e non programmate, le riduzioni estive, ma anche convogli non consoni ad un viaggio degno di questo nome».

Inizia così una dura nota del Comitato pendolari litoranea Roma nord che sottolinea come ai disagi provocati dalla «rarefazione del servizio si aggiungano le troppe carrozze prive di aria condizionata e anche non adatte per il trasporto di turisti con mega bagagli al seguito».

Insomma una storia, purtroppo, già vista e che si ripete ogni anno con l’aggravante però di alcune decisioni che vanno ad aggravare le condizioni di viaggio dell’utenza, come spiega Andrea Ricci presidente del Comitato.
Ad esempio il fatto «che a fronte delle soppressioni per la ormai famosa questione dell’usura dei bordini delle ruote dei treni – dice -, si incontrano ormai sempre più di frequente composizioni ridotte che aggravano gli affollamenti su una linea, la Roma – Civitavecchia, in cui l’utenza d’estate, tra villeggianti e croceristi, aumenta. A causa dell’affollamento, domenica un capotreno in servizio su un regionale veloce della Toscana si è rifiutato di ripartire e questo ha reso necessario un trasbordo sul treno successivo provocando un ritardo di 57 minuti ed i rischi per gli utenti in attesa dovuti anche alla necessità di far transitare in stazione un Frecciarossa nella stessa direzione».

 

Problemi anche per le corse Roma – Ladispoli soppresse perché « non sono state assegnate neanche in ora di punta le fermate sostitutive ai treni precedenti, lasciando ad esempio le stazioni di Maccarese – Fregene, Torrimpietra – Palidoro e Roma Aurelia senza fermate per quasi quaranta minuti tra le 7.59 e le 8.37». Insomma i problemi sono parecchi e, soprattutto in estate, la vita dei pendolari diventa un vero inferno.

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