Santa Severa – Festa nazionale di Italia Viva, ministro Schillaci “Fragili si vaccinino. Non si parli solo di Covid, no terrorismo”

“No demonizzare privato ma sanità efficiente per tutti”

SANTA SEVERA – Il nuovo piano pandemico “al quale stiamo lavorando, sarà firmato entro l’anno. Il Piano è infatti in scadenza alla fine di quest’anno”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto alla Festa nazionale di Italia Viva, nel corso dell’incontro ‘Una Sanità gratuita e universale: come sta il nostro Ssn?’.

Rispetto all’andamento epidemiologico del Covid-19, Schillaci ha sottolineato che è necessario che si vaccinino “soprattutto i fragili; faremo una campagna su questo, ma non ci vuole terrorismo, perché la malattia è diversa”.

Il ministro Orazio Schillaci ospite alla festa nazionale di Italia Viva

“Mi spiace però – ha aggiunto – che si parli tanto di Covid lasciando da parte tanti altri temi importanti; il Covid ha causato vittime, tante famiglie hanno sofferto, ma non limitiamoci al Covid. Il merito del Covid è però quello di aver rimesso al centro l’importanza della sanità”.

“E’ importante finanziare il Fondo sanitario nazionale, ho parlato con Giorgetti e lo dovrò rivedere. La sanità va oltre i partiti e la pandemia ha dimostrato quando sia importante il Servizio sanitario nazionale. Ma non è solo un problema economico, ma di organizzazione. Il mondo è cambiato. Ci sono delle situazioni strutturali che vanno riviste, al centro del percorso devono esserci i cittadini e il malato”.

“Non è una ondata” Covid, “abbiamo la variante ‘Eris’ che è prevalente e non è vero che prende i polmoni, lo posso firmare con il sangue. Prudenza sì, ma terrorismo no”. Lo ha detto Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, nel suo intervento alla Festa di Italia Viva, in corso a Santa Severa (Roma).

“In Italia – ha sottolineato – più che mancare in assoluto il numero dei medici, anche se averne qualcuno in più sarebbe comodo, il vero problema è che i giovani non vogliono più fare alcune specializzazioni. Quelle in cui purtroppo, mi dispiace dirlo, non è possibile fare facilmente un’attività privata.

Su questo bisogna agire. Poi c’è il problema che gli operatori in questi anni sono stati pagati male. La cosa più odiosa sono le liste d’attesa, i soldi che arrivano stavolta devono andare per i cittadini, per ridurre le liste d’attesa e pagare gli operatori sanitari. E’ l’unico sistema per risolvere i problemi. Gli infermieri invece proprio non ci sono. Purtroppo evidentemente c’è una scarsa attrattività della professione. Dobbiamo rivalutare la professione dell’infermiere, e lo stiamo facendo incontrando le loro rappresentanze”.

Pronto soccorso privato? “Questo è un Paese – conclude Schillaci – nel quale c`è ancora inaccettabile disparità fra chi ha più capacità economica e chi ne ha meno. Ma se guardo ad altri Paesi in fondo non siamo così male. Credo che serva più equità ma il privato puro per chi ha possibilità economiche c`è: noi non dobbiamo demonizzare quello ma fare in modo che tutti i cittadini abbiano una sanità efficiente”.

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