Dalla citazione di Gabriele D’Annunzio al ricordo del martirio degli ungheresi con “Avanti Fratelli di Buda” ha battezzato Giorgia Meloni “Leonessa d’Europa”
ROMA – La giornata di sole a Castel Sant’Angelo sferzata dal gelido vento di tramontana si è scaldata quando nella grande sala dedicata a Emanuela Loi (la poliziotta martire nella strage di via D’Amelio) è andato in scena il dibattito: “L’Europa da difendere: le ragioni dei conservatori contro il superstato europeo”.
L’incontro è stato moderato da Carlo Fidanza (Capo Delegazione FdI al Parlamento Europeo). Sono intervenuti Raffaele Fitto, (Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di coesione e il PNRR), Nicola Procaccini (Co-Presidente ECR), Jorge Buxadé Villalba (Vicepresidente ECR), Assita Kanko (Vicepresidente ECR Group al Parlamento Europeo), Radosław Fogiel (Vicepresidente ECR) e soprattutto lui, George Simion, leader romeno del partito Aur (Alleanza per l’unione dei Romeni).
Preso in mano il microfono è andato in scena uno degli interventi più applaudi fino ad oggi. Ha rivendicato l’essere latini, l’essere cristiani e i valori che questa Europa rischia di perdere.
Critico con il Pad di Elly Sclhein e ironico du Prodi e Letta. Parole sovrastate dagli applausi dei giovani di Atreju quando per ricordare le battaglie contro la deriva comunista e per onorare i martiri ungheresi dall’invasione sovietica ha citato la canzone “Avanti ragazzi di Buda”.
Nella giornata di ieri, dopo aver partecipato all’udienza privata con il Santo Padre papa Francesco, ha organizzato un ricevimento per gli amici romeni in Italia e per gli amici italiani nella straordinaria cornice di Villa Agrippina Gran Melia che dal Gianicolo domina Roma.
Il partito sovranista guidato da George Simion in questi ultimi anni è riuscito a diventare, come Fratelli d’Italia in Italia, il primo partito in Romania.
Adesso punta ad uno storico risultato alle prossime elezioni europee tanto da aver già predisposto l’apertura della prima sede in Italia dell’Aur (Alleanza per l’unione dei Romeni) grazie al prezioso lavoro di Eugen Tertelea.