Riappare dalle tenebre della sinistra Maurizio Conversini resuscitato dal “teorico” antifascista Emanuele Scomparin. Partito democratico allo sbando
TARQUINIA – Fossero nati oltre un secolo fa avrebbero potuto fare certamente concorrenza a Laurel & Hardy in arte Stanlio e Ollio.
Parliamo dei “nuovi comunisti” di Tarquinia che della lotta all’antifascismo e alle ritirate nei boschi hanno fatto un loro dogma: Emanuele Scomparin (nomen omen) e Maurizio Conversini.
Il primo è in assoluto al debutto. Alle prime armi. Come da lui stesso confessato: “Posso in parte sopperire con le conoscenze teoriche – dice Scomparin al giornalista – per quello che ho studiato in Università, ma a questo unirò il supporto di una squadra di persone che di esperienza ne ha e della base del PD che ha dimostrato di volere un rinnovamento”.
Proprio grazie alle sue capacità teoriche dal gerontocomio della politica o dal cimitero degli elefanti come un tempo venivano definiti i democristiani che si andavano via via riciclando ha dato un primo vero segnale al centrodestra.
Attraverso una sua nota o pseudo intervista ha fatto sapere di aver trovato un accordo con l’ottuagenario Maurizio Conversini che, dopo la velocissima fuga dall’ultima consiliatura (fuga intesa come dimissioni) ha ritenuto di ritornare alla carica nel nome dell’antifascismo militante.
Il “Nonno e Nipote” da oggi ribattezzati “NN” hanno deciso di intraprendere un percorso insieme all’insegna dell’Hasta la Victoria Siempre.
Potrebbero trovare adesioni anche tra gli spiriti della Grande Guerra o tra i famosi partigiani delle Saline. Un pericolo e un numero di voti da non sottovalutare. Il centro, cioè l’Udc, ha preparato la contromossa con Gianni Moscherini. A questo punto non rimane che attendere solamente i Turchi. Prima poi sbarcheranno come ad Anzio.