Civitavecchia – Zona commerciale “La Scaglia”, quando nessuno non si accorge (o fa finta) di chi viola la legge

Commercianti esasperati per la concorrenza sleale e la mancanza di provvedimenti da parte delle istituzioni

CIVITAVECCHIA – Ancora polemiche nella zona commerciale “La Scaglia” a due passi dal centro della città.

A far discutere da mesi l’apertura di un nuovo mega store cinese che vende sottocosto un’infinità di prodotti e in palese violazione di ogni elementare regolamento di leale concorrenza.

A sollevare l’ennesimo grido di dolore sono i commercianti, tanti, che si vedono presi in giro dall’amministrazione comunale che, pur ricevendo continue segnalazioni, fa finta di niente.

Il motivo del contendere è un nuovo mega store aperto da poco più di due mesi che si trova proprio a ridosso del centro commerciale.

I titolari sono cinesi e praticamente vendono di tutto in un’area vastissima di diverse centinaia di metri quadrati. Dai cibi per cani agli elettrodomestici. Dai vestiti ai casalinghi. Tutto sottocosto e soprattutto con uno stratagemma che sfugge a chi dovrebbe intervenire con durezza per tutelare chi lavora onestamente.

Di questo mega store ci siamo già occupati. Eludono la licenza di autorizzazione ricevuta dal Comune di Civitavecchia mescolando lo spazio della vendita diretta a quella all’ingrosso.

Elevare una semplice multa fa ridere perché, normalmente, non viene pagata con diversi artifici.

L’area di vendita al dettaglio non deve superare i 200 metri quadrati e deve essere ben separata, se non chiusa, dall’altra parte riservata alle partite Iva.

Con un semplice cancelletto il titolare del mega store ha separato le due aree e le persone entrano ed escono senza alcun problema e senza distinzioni nel pagamento dei prodotti scelti.

A nulla sono servite le segnalazioni, gli esposti e le lamentele di chi, nel commercio, paga regolari tasse e rispetta le leggi.

Gli appelli fatti all’assessore Dimitri Vitali sembrano essere caduti nel vuoto così come le azioni dei vigili urbani che non dovrebbero limitarsi ad emettere una semplice contravvenzione ma ad adottare provvedimenti più drastici se le prescrizioni non vengono adottate.

Perché questo imprenditore cinese gode di così tanti privilegi?

A chi sta a cuore questa attività particolarmente “protetta”?

I commercianti stanno preparando nuove azioni legali mentre l’attuale amministrazione sembra fregarsene.

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