Montalto di Castro – Case ex ENEL, cosa succede se gli inquilini sono dentro e le case vengono vendute?

Cresce la preoccupazione tra i residenti, cerchiamo di fare chiarezza

di Cristina Volpe Rinonapoli

MONTALTO DI CASTRO – La vendita degli alloggi ex ENEL a Montalto di Castro è regolata da diverse delibere di Giunta Comunale susseguitesi nel corso degli anni. In particolare ed ultima in ordine di tempo, la delibera n. 234 del 9 novembre 2023 stabilisce nuove linee guida per l’alienazione e la dismissione del patrimonio immobiliare ex ENEL.

Argomento che sta generando non poche preoccupazioni ed anche chiarificazioni e specifiche da parte del Comune, per voce della stessa sindaca, che a seguito della delibera la n. 234 e relativo Allegato A: “Linee guida per l’alienazione de dismissione del patrimonio comunale riconducibile alloggi ex Enel di proprietà dell’ente siti nei comparti A, B, C in Montalto e Capoluogo e comparti n.1 e n.2 siti a Pescia Romana” ha specificato che: “Chi non potrà acquistare non verrà non verrà assolutamente sfrattato o subirà alcun allontanamento forzoso dall’alloggio in assegnazione. Abbiamo introdotto nuovi parametri per incentivare le vendite delle case ex Enel – ha dichiarato la sindaca Emanuela Socciarelli abbassando i prezzi di cessione degli alloggi, per agevolare le famiglie ad avere una casa di proprietà. Siamo orgogliosi di questo provvedimento – aggiunge la sindaca – che va incontro alle molte richieste che ci sono pervenute da giovani famiglie che vogliono programmare il loro futuro a Montalto e Pescia. Riteniamo che sia un dovere dell’Amministrazione quello di contribuire a migliorare la qualità di vita dei cittadini, e questa opportunità di acquistare la prima casa a condizioni favorevoli, insieme al progetto di riqualificazione ambientale dell’intero quartiere, segna un ulteriore passo verso l’attuazione del programma con il quale ci siamo presentati agli elettori. Al tempo stesso – continua Socciarelli – ci rammarichiamo che qualcuno voglia dipingere di negatività una operazione che, invece, è pensata e realizzata nell’interesse della collettività ed in particolare degli abitanti dei quartieri ex Enel. Queste sono le principali novità: il prezzo tiene conto del fatto che le case sono datate e hanno bisogno di manutenzione. Il Comune ha pertanto aumentato il valore di questa riduzione dal 17% al 20%. Inoltre il tasso di interesse per il pagamento a rate è stato fissato al 2,50% annuo per tutte le case, sia quelle di Montalto che quelle di Pescia Romana”.

Al momento, almeno nelle comunicazioni ufficiali, nessun panico per gli abitanti delle Case Ex Enel. Tuttavia, sono alcune carte che non lasciano vivere giorni sereni ai residenti; analizzandole: appare vera l’affermazione della sindaca circa la riduzione in caso di volontà di acquistare la casa, ed il tasso d’interesse effettivamente vantaggioso, ma nell’allegato “A” un punto non è chiaro ed è il punto 3 che recita: “Facoltà dell’Ente nell’alienare gli alloggi che si renderanno liberi mediante indizione di apposita asta pubblica, con prezzo di cessione a base d’asta calcolato come di seguito” ripetuto in tutte le sezioni dell’allegato. Inoltre il contenuto delle lettere che i cittadini, a seguito della delibera, hanno ricevuto, in cui si legge: ”l’acquisto con l’esercizio del diritto di prelazione può essere fatta pervenire […] entro e non oltre 60 giorni dal ricevimento della presente. La mancata esercitazione del diritto di prelazione all’acquisto […] equivale alla rinuncia e pertanto l’alloggio potrà essere alienato a terzi”.

Quindi analizzando le carte, le delibere, gli allegati e le dichiarazioni, ci chiediamo: cosa succede se gli inquilini sono dentro?

Prelazione: Gli inquilini in regola con i pagamenti hanno la prelazione sull’acquisto dell’alloggio. In questo caso, l’inquilino diventa il proprietario e può decidere se rimanere nell’alloggio o venderlo.

ALLEGATO_A

Vendita all’asta pubblica: se l’inquilino non esercita la prelazione, l’alloggio viene venduto all’asta pubblica. L’aggiudicatario diventa il proprietario e potrebbe decidere di: occupare l’immobile, in questo caso, l’inquilino potrebbe essere sfrattato? Mantenere l’inquilino: l’affittuario rimane nell’alloggio con un nuovo contratto di locazione? Vendere l’immobile con l’inquilino dentro? Sicuramente dopo tot anni dall’acquisizione per via delle norme di legge che regolano tale materia.

Ed è qui che si genera un tantino di confusione perché, se sei un inquilino di un alloggio ex ENEL che sta per essere venduto, è importante informarsi sui propri diritti e sulle opzioni disponibili. La sindaca aveva chiarito che nessuno sarebbe stato sfrattato, cacciato, ma nell’allegato alla delibera, nelle lettere inviate, questa promessa non si esplicita in modo chiaro con quanto sopra evidenziato. Cosa certa è che per il prossimo Consiglio, data da definire, su input del Partito Democratico, l’intera opposizione ha firmato un’interrogazione in merito e forse, in quell’ambito, la giunta avrà modo di chiarire quei punti che non sono poi tanto chiari.

Il bisogno di chiarezza si fa largo in modo prepotente, trattandosi appunto del diritto all’abitare, il famoso tetto sulla testa… ma stando appunto alle dichiarazioni della sindaca Emanuela Socciarelli, siamo sicuri che le nostre domande sappiano avere risposte che tutelino gli abitanti. Sicuramente manca del materiale, fra lettere, delibere ed allegati in grado di non smentire le rassicurazioni della stessa prima cittadina. L’occasione potrebbe essere per il tutti il prossimo Consiglio in risposta alle domande dell’opposizione.