Tarquinia – Il brandy Numa conquista per la quinta volta il titolo mondiale

Quest’anno in gara 5 prodotti, tutti premiati, così la distilleria NUMA si attesta come la più premiata al mondo e la più popolare in Cina dove ha conquistato il mercato

TARQUINIA – La notizia divulgata due giorni fa dal San Francisco World Spirits Competition, sembra incredibile per i due fratelli Mario e Franco Pusceddu, titolari della distilleria boutique NUMA.

Un risultato che si consolida nel tempo, un successo che conferma come l’artigianalità delle lavorazioni esprima il massimo della qualità in un prodotto agroalimentare.

«Per noi italiani – affermano Mario e Francola realizzazione di un prodotto di alta qualità sembra ordinaria pratica, in realtà è frutto di antiche tradizioni, basate su un’attenta ricerca e molta innovazione, che nel tempo si sono affinate e perfezionate, conferendo oggi all’Italia il titolo di “paese delle eccellenze”».

I prodotti a marchio distilleria NUMA che quest’anno sono stati iscritti alla competizione mondiale sono cinque: Il brandy NUMA, l’Acquavite di Vino UNICA, il Vermouth NUMA, il gin GINDA Botanical e il gin GINDA New Level Gin.

NUMA Secundus 2024, il brandy italiano dalle straordinarie percezioni organolettiche, definito dai più esperti “un viaggio sensoriale in grado di commuovere”.

Nella competizione si classifica primo assoluto, riscuotendo la medaglia Gold, il risultato ottenuto è 90/90, il migliore della sua categoria.

La vera sorpresa dell’anno tuttavia è stato il Vermouth NUMA, un vino rosso aromatizzato con un’antica ricetta, che alla sua prima produzione nel 2023, ha sbaragliato tutti i concorrenti, riscuotendo, anche in questo caso, il massimo del risultato 90/90, guadagnando così la medaglia d’oro.

In questa sezione per giunta solo due Vermouth al mondo hanno raggiunto questo traguardo, il Vermut di Torino Cinzano 1757 Rosso GI e il Vermouth NUMA di Tarquinia.

Continua a far parlare di se invece l’Acquavite di Vino UNICA, un distillato di vini rossi, che esce fuori dai classici schemi.

Dal colore trasparente cristallino e dal sapore leggiadro e armonioso, si è distinta così tanto da vincere la medaglia d’argento: l’unica acquavite premiata al mondo.

L’acquavite di vino è un prodotto della tradizione distillatoria italiana: è pregiatissima proprio perché è frutto della distillazione di una materia prima nobile come il vino.

Tuttavia negli ultimi 30 anni in Italia questa produzione si è abbandonata, proprio in virtù della grande richiesta di vino, d’altra parte ha invece preso piede l’utilizzo della grappa, derivante dalla distillazione delle vinacce, materia di scarto della trasformazione in cantina del vino.

Tra le produzioni della Distilleria NUMA, non poteva mancare il Gin, in questi ultimi anni, in assoluto il distillato più bevuto al mondo. Anche qui la tradizione e il legame con il territorio di appartenenza della famiglia Pusceddu ha prevalso.

Infatti per realizzare i due distillati iscritti al concorso sono state utilizzate unicamente bacche di ginepro raccolte nei boschi di Tarquinia, di proprietà dell’Università Agraria, un ente civico che con diligenza e salvaguarda protegge questo patrimonio di migliaia di ettari, preservandolo da ogni contaminazione della moderna industria.

I gin presentati sono due, il New Level Gin Ginda, un distillato naturale dalla gradazione di 45% Vol. e il Botanical Gin Ginda, un complesso distillato dove oltre alle bacche di ginepro, completa l’armonia dei sapori un mix di otto botaniche (cumino, macis, angelica, liquirizia, chiodi di garofano, sambuco, pepe rosa e bianco spino).

Diego Favaretto

Un progetto divertente e coinvolgente quello dei Gin – affermano i fratelli Pusceddu”.

Questi prodotti sono il frutto di una solida collaborazione con la società Kosmos di Davide Mazzaro e del designer italo/inglese Diego Favaretto, che si occupano di gestire la parte mediatica della produzione.

Mario Pusceddu con Davide Mazzaro

Per l’occasione infatti hanno disegnato due etichette, definite sensoriali: toccandole ad occhi chiusi producono sensazioni riconducibili direttamente a quel prodotto.

I due gin, nella competizione si sono fatti valere, guadagnandosi il podio malgrado i migliaia di partecipanti, riscuotendo entrambi la medaglia di bronzo.

Non c’è soddisfazione migliore – concludono Mario e Francodi vedere riconosciuti i molti sforzi e sacrifici spesi nel proprio lavoro. Noi siamo l’esempio che per raggiungere e oltrepassare, nel nostro caso, i propri obiettivi bastano semplicemente la perseveranza, la passione e la dedizione”.