Con il motto “F(e)roce pe’ davero”, dal 29 maggio al 1 giugno Rainbow street e Queer night
VITERBO – Torna a Viterbo il Pride il 1 giugno 2024, manifestazione patrocinata da vari comuni della Tuscia, in primis da quello del capoluogo, con quattro giorni di eventi che si susseguiranno a partire dal 29 maggio.
L’evento, presentato con una conferenza stampa presso la sala del consiglio di Palazzo dei Priori, sarà organizzato per la prima volta in maniera autonoma dal territorio, direttamente dai suoi abitanti. Un particolare motivo di orgoglio, come evidenziato dal presidente dell’associazione TusciaPride Gian Carlo Mazza e dal suo vice Mirko Giuggiolini.
“A oggi – ha tenuto a dichiarare Giuggiolini – la nostra realtà non è realmente inclusiva e aperta. Ancora oggi i genitori possono rimanere dispiaciuti nel momento di coming out dei propri figli. Il fenomeno discriminatorio è ancora presente. Il pride è quindi fondamentale per realizzare un presidio permanente sul territorio. Un presidio di contrasto a ogni forma di odio e discriminazione e che possa costruire un lavoro politico che prosegua all’infuori della festa di per sé”.
A fargli eco, l’assessore alla Cultura e vicesindaco Alfonzo Antoniozzi, che ha anche tenuto a ricordare come “Quando ero giovane, la situazione era davvero molto più complessa e triste di come non lo sia oggi. La strada per essere finalmente liberi di essere noi stesi, tuttavia, è ancora molto lunga”.
Il percorso
Il corteo partirà alle 15.30 da via delle Fortezze per poi entrare Porta Romana fino a Piazza del Plebiscito, poi proseguirà lungo Corso Italia fino a Piazza Verdi. Da lì percorrerà tutta via Marconi fino al Sacrario, per poi raggiungere da via San Giovanni Decollato il quartiere di San Faustino, fermandosi in Piazza Sallupara.
“Un percorso significativo perché entra per la prima volta nel centro storico medievale, attraversando il luoghi del potere ma anche quelli con più degrado come San Faustino“, ha dichiarato ancora Mirko Giuggiolini.
A Piazza Sallupara, poi, avrà luogo un concerto e successivamente un dj set fino alle 2 di notte. Una “Queer night“, come è stata definita dagli organizzatori, aperta a chiunque, come del resto l’intera manifestazione.
Nei tre giorni antecedenti, invece, si terranno due “Rainbow street” in via Saffi e nel quartiere di San Pellegrino, che saranno “addobbati a festa” per l’occasione con i colori della comunità LGTBQ+ e dove vari negozi e attività di ristorazione presenteranno sconti e prodotti “a tema” per l’occasione.
“Il pride è sia uno strumento di lotta che un momento di gioia e divertimento dedicato alla manifestazione della propria identità”, ha concluso il vicepresidente di TusciaPride, invitando ancora una volta la comunità viterbese a partecipare all’evento.