Viterbo – Nel paese di Bla Bla, il nuovo libro di Beatrice Masci: “Siamo iperconnessi ma non collegati”

VITERBO – L’evento si è svolto a Viterbo venerdì scorso, nella location di networking territoriale di Spazio Attivo – Lazio Innova e ha visto la partecipazione dell’autrice con l’interpretazione di alcuni brani del libro a cura dell’attrice Elisa Gabrielli.

“Viviamo in un mondo in cui siamo tutti iperconnessi ma non siamo collegati. È uno dei paradossi che l’avvento delle nuove tecnologie ci costringe a vivere”. È uno dei passaggi con cui Beatrice Masci, giornalista e scrittrice, ha presentato il suo libro “Nel paese di Bla Bla: come sopravvivere ai cinguettii della vita moderna”, edito da Sampognaro&Pupi, a Viterbo, nella location di networking territoriale di Spazio Attivo – Lazio Innova. A impreziosire l’evento anche le letture dell’attrice Elisa Gabrielli, che ha interpretato alcuni brani del libro.

“Nel paese di Bla Bla” è un romanzo che esplora le sfide della vita moderna, tra realtà e mondo virtuale. Protagonista del libro è una madre di tre figli e moglie di Roberto, che si trova a navigare le complessità dei rapporti familiari, la comunicazione con i figli adolescenti e la pressione di un’esistenza sempre connessa. Con uno stile vivace e ironico, Beatrice Masci offre uno spaccato della vita quotidiana che risuona con la realtà di molti.

La giornalista Beatrice Masci

“In questa era iperconnessa – ha spiegato l’autrice – ci troviamo paradossalmente isolati, schiavi di una serie interminabile di notifiche che alimentano ansia e costante allerta. La tecnologia, pur essendo una risorsa incredibile, ha ridotto drasticamente i nostri spazi di solitudine, al punto che anche brevi momenti senza connessione possono generare crisi personali. Mi sono spesso interrogata sull’impatto di questo fenomeno all’interno delle dinamiche familiari: cosa accadrebbe se scegliessimo di disconnetterci? Nel mio racconto, esploro anche la complessità delle relazioni tra genitori e figli nell’era digitale, una sfida continua nel tentativo di colmare il divario tecnologico.

“È fondamentale non cadere nell’errore di demonizzare la tecnologia, che di per sé non è né buona né cattiva; tutto dipende dall’uso che ne facciamo – ha sottolineato Beatrice Masci -. Può trasformarsi in uno strumento di crescita e apprendimento se usata saggiamente, o diventare un veicolo per esperienze negative se mal gestita. Accogliamo dunque le nuove tecnologie, ma affianchiamole sempre a un’educazione consapevole e attenta, per garantire che le generazioni future possano sfruttarne i benefici senza subirne i danni”.

Beatrice Masci, con una carriera poliedrica che spazia dall’insegnamento al giornalismo, è nota per la sua capacità di trattare temi profondi con leggerezza e umorismo. Tra le sue opere precedenti “Vado a vivere in campagna. Istruzioni per l’uso”, un manuale di sopravvivenza per chi desidera trasferirsi in natura, e “In cammino verso Compostela”, un diario di viaggio che narra l’esperienza personale dell’autrice sul Cammino di Santiago.