Viterbo – Caos trasferimento scuola Ellera, Frontini: “Mi scuso con le famiglie, al momento non abbiamo ancora soluzioni”

La sindaca assicura che l’inizio anno scolastico è garantito e i genitori non devono preoccuparsi

VITERBO – La questione Scuola Ellera continuare a tenere banco a Palazzo dei Priori con la sindaca Chiara Frontini che tenuto a scusarsi con le famiglie per il caos finora generatosi, un problema dovuto – a detta della sindaca – dal proprietario privato dello stabile in viale Trento che era stato inizialmente valutato come idoneo per il trasferimento temporaneo.

A incalzare la prima cittadina sulla problematica è stato il consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Achilli, preoccupatosi del fatto che dopo aver fatto accesso agli atti, nessuna carta relativa al progetto di trasferimento in viale Trento è stata trovata.

“Avete fatto una riunione al palazzetto, avete incontrato i genitori, anche qui a Palazzo dei Priori, per parlare dello spostamento a Viale Trento di 14 classi – ha dichiarato Achilli – Dopo il nostro accesso agli atti, nessuno sembra essere competente su nessuno dei settori interessati, nonostante gli assessori abbiano cercato di rassicurare tutti circa la sistemazione dello spazio da voi individuato per ospitare i 214 bambini per un anno”.

“Come avete fatto a raccontare che c’erano dei lavori da fare se non c’è nulla di scritto? Cosa avete raccontato fino a oggi? – ha ancora incalzato Achilli, ricordando che i bambini e le famiglie non sanno ancora cosa ne sarà di loro a settembre – Avete tenuto a falla queste famiglie con tante belle parole per tanto tempo per poi accorgervi che questo luogo non era più adatto. L’assessore Stefano Floris è l’unico ad averci messo la faccia, lo avete mandato avanti per prendersi la colpa”.

Di risposta, la prima cittadina ha ribadito che da parte dell’amministrazione “Non c’è stata nessuna volontà di mettere confusione” e che “La questione è di interesse massimo”.

“Pensavamo che Viale Trento fosse l’unica opzione percorribile – ha spiegato – Perché non lo è più? Le motivazioni sono un po’ tristi: nel chiudere l’istruttoria ci siamo presi lo scrupolo di voler controllare se le autocertificazioni fossero vere e sono sorte delle incongruenze. Abbiamo convocato il proprietario dell’immobile che non si è mai presentato e quindi ci siamo dovuti fermare”.

“Mi scuso con le famiglie – ha continuato Frontini – Stiamo gestendo 5 appalti di scuole e solo qui sono sorti problemi. Possiamo assicurare alle famiglie che non ci sono dubbi sull’inizio dell’anno scolastico. Stiamo cercando ulteriori soluzioni alternative e al momento non siamo in grado di condividere alcuna soluzione. Lo faremo quanto prima, ma la scuola inizierà regolarmente e in sicurezza”.

Grande incertezza, quindi, vige ancora sulla spinosa e delicatissima questione. Immancabili le rimostranze delle famiglie coinvolte, che affermano di essersi sentite prese in giro fino a questo momento e che, ovviamente, temono per il futuro “scolastico” dei loro figli.