CIVITAVECCHIA – “Un centro sociale polivalente azzerato per motivi politici”. È l’incredibile situazione che si è venuta a creare a Civitavecchia, con il commissariamento del Centro Chenis di viale Togliatti, secondo quanto riporta Deborah Zacchei, dirigente di Forza Italia ed ex assessore ai servizi sociali.
“A novembre scorso la giunta Piendibene ha stabilito unilateralmente di interrompere la convenzione con l’associazione di promozione sociale che aveva in concessione la struttura comunale – spiega l’ex assessore azzurro -. Per effetto di quell’atto di indirizzo, la convenzione è stata revocata a dicembre, proprio sotto le feste di Natale. Non intendo in questa sede valutare le motivazioni che hanno portato a questa scelta, anche se salta agli occhi proprio la prima contestazione rivolta come base per commissariare nei fatti il centro sociale polivalente, contestazione che è di carattere squisitamente politico”.
La situazione in questo momento.
“Senza dubbio però occorre sottolineare qual è oggi la situazione: decine e decine di anziani che davano vita a quella struttura, organizzando incontri formativi, tornei di carte, partite a bocce, serate di ballo, momenti di intrattenimento e socializzazione, si trovano completamente senza più il punto di riferimento quotidiano che avevano fino a poche settimane fa. Le utenze di energia elettrica e gas sono state staccate, rendendo disagevole la frequentazione dei locali e creando disagi a decine di persone, talvolta sole, che avevano grazie al Centro Chenis un minimo di socialità. E’ questa l’attenzione alle categorie più deboli di cui qualcuno si vantava in campagna elettorale? Era proprio necessario “rompere il giocattolo” per fare un dispetto a un avversario politico? E siamo certi che violazioni analoghe a quelle sanzionate con tanta puntualità non si verifichino in altre sedi pubbliche concesse dal Comune ad associazioni, che siano sociali, sportive, musicali, di volontariato o altro?. Chiediamo che al più presto l’agibilità del Centro Chenis sia ristabilita, restituendo spazi di socialità a coloro che meritano di essere coccolati dalle istituzioni, e non vessati”.