Regione Lazio – Bilanci sotto accusa: il caso alla Corte dei Conti e l’eterna benevolenza verso Zingaretti

Ancora una volta i conti della Regione Lazio, sotto la guida di Nicola Zingaretti, finiscono al centro di un’inchiesta. Eppure, tra polemiche, denunce interne e voci critiche messe a tacere, l’ex governatore ne esce indenne, con bilanci promossi e responsabilità diluite. Un copione che si ripete: per la magistratura, Zingaretti e Gualtieri sono “intoccabili”

ROMA – L’inchiesta della Procura parte da lontano: la parificazione dei bilanci sanitari del Lazio del 2022, certificati nel 2023 e fondamentali per uscire dal commissariamento. Due magistrati contabili, Laura D’Ambrosio e Francesco Sucameli, avevano espresso voto contrario, denunciando criticità nelle scritture.

Il loro dissenso, però, avrebbe scatenato una reazione durissima. Roberto Benedetti, allora presidente della sezione di controllo, è oggi indagato per diffamazione: secondo l’accusa, avrebbe screditato e pressato la consigliera D’Ambrosio fino a determinarne il trasferimento.

Il “processo” alla consigliera

Emblematico quanto accaduto il 3 aprile 2024 nella sede del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti. D’Ambrosio, chiamata a spiegare il suo atteggiamento “ostile” verso il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, si è ritrovata sotto accusa davanti a colleghi e superiori.

La magistrata ha negato qualsiasi ostilità personale, ribadendo che le sue valutazioni erano esclusivamente tecniche, ma il clima era ormai compromesso. Poco dopo ha lasciato la sezione, approdando alla Presidenza del Consiglio e al Ministero degli Esteri.

Bilanci promossi, debiti nascosti

La domanda rimane: perché tanto accanimento? I bilanci erano la chiave per far uscire il Lazio dal commissariamento della sanità. Un passaggio che, secondo i pm, ha portato benefici immediati ma ha scaricato sulle generazioni future il peso di un debito ancora vivo, stimato in centinaia di milioni di euro.

Nella foto: Nicola Zingaretti

Nonostante le perplessità interne e le contestazioni, la linea vincente è stata quella della promozione dei conti. Un risultato che ha salvato la faccia della Regione e, indirettamente, del suo ex governatore Nicola Zingaretti, ancora una volta “assolto” dalle carte della magistratura.

Indagini e interrogatori

Quest’estate la Guardia di Finanza ha ascoltato 21 magistrati contabili e diversi funzionari per capire se la certificazione dei bilanci sia avvenuta nel rispetto delle regole o con scorciatoie funzionali alla politica.

Intanto Benedetti, indagato per diffamazione, prepara la sua difesa. Ma sullo sfondo rimane il sospetto che le voci dissenzienti siano state silenziate e che, ancora una volta, l’“eterna benevolenza” della magistratura verso Zingaretti abbia prevalso: bilanci criticati, ma alla fine sempre promossi.