Nepi – Il sindaco Vita: “Impossibile uscire da Talete, ma servono gestioni più trasparenti”

Dopo i tanti appelli dei cittadini, al netto di problemi e rincari sostanziosi, arriva la risposta del primo cittadino

NEPI – “Chiedere di uscire da Talete non è una soluzione praticabile”. È questo, in sintesi, il messaggio che il sindaco di Nepi Franco Vita ha affidato ai social in risposta a chi chiede un ritorno della gestione dell’acqua ai singoli Comuni.Il primo cittadino ha spiegato che la normativa in vigore non lascia margini di manovra: “Esiste una legge che va applicata, anche se il mio giudizio non è positivo per come si sono costituiti gli enti gestori. I Comuni che non hanno aderito – ha ricordato – sono stati commissariati dalla Regione Lazio con l’obbligo di entrare in Talete”.

Vita ha voluto però entrare nel merito delle criticità del sistema idrico provinciale, sottolineando la complessità tecnica e normativa della gestione dell’acqua potabile. “Oggi ci sono regole più stringenti – ha spiegato – ad esempio sui limiti di concentrazione di arsenico e fluoruri. Talete ha speso circa 700mila euro per installare i dearsenificatori e sostiene ogni tre mesi un costo di 50mila euro per impianto solo per il cambio dei filtri”.

Il sindaco ha anche ricordato come le fonti naturali non siano più utilizzabili come in passato, a causa della diffusione dei pozzi agricoli e delle coltivazioni intensive di nocciole, che incidono sulla qualità delle acque di falda.

Sul piano economico, Vita ha riconosciuto che “molte delle attuali difficoltà di Talete derivano da una gestione legata alla politica dei Consigli di amministrazione nominati dai partiti. In quel periodo si sono accumulati debiti enormi e insolvenze nei tributi, che oggi superano i 20 milioni di euro”.

Nonostante ciò, il bilancio annuale dell’azienda idrica risulterebbe “positivo”, ma – precisa il sindaco – “pesano ancora le forti passività sul conto patrimoniale, che provocano scarsa liquidità”.

Vita ha ricordato infine l’impegno del Comune di Nepi nella manutenzione delle infrastrutture: “Ogni volta che interveniamo sulla pavimentazione in selci provvediamo anche al rinnovo dei sottoservizi. Gli impianti nei centri storici restano però obsoleti e richiedono investimenti consistenti”.

Un intervento, quello del sindaco, che prova a riportare il dibattito sulla gestione dell’acqua in provincia di Viterbo entro i confini della realtà tecnica e normativa. “Non è così facile – conclude – ma apprezzo le proposte di chi solleva il tema. Serve trasparenza e responsabilità per garantire un servizio essenziale come quello idrico”.