Luigi Avella è molto conosciuto in città per aver girato il film sulla santa Patrona con il sostegno di tante comparse
VITERBO – E’ il regista Luigi Avella ad aver donato 123 mila euro alla veggente di Trevignano Romano Gisella Cardia. Avella è conosciuto a Viterbo per avere girato il film sulla vita di Santa Rosa ed iniziato, sempre in città, le riprese della vita di Santa Chiara. Laureato in Giurisprudenza, studioso di Teologia e Marianologia, ha girato molti documentari religiosi, ed oltre ad aver sostenuto le spese per l’acquisto della statua donata all’associazione Santa Rosa da Viterbo, ha sostenuto anche quelle per acquistare la grande Madonna che si trova nel campo delle presunte apparizioni. Un uomo generoso e tra i più vicinia a Gisella, almeno fino a qualche tempo fa, fino a quando si è accorto che qualcosa non andava: “Mi sono avvicinato a loro in un momento difficile. Mia moglie aveva subito un brutto incidente stradale. Io poco dopo avevo avuto tre trombosi e due emboli polmonari e ho sentito il desiderio di ringraziare la Madonna, di finanziare qualcosa di bello, pensavo che quello che stava accadendo a Trevignano con Gisella lo fosse: si respirava un clima di serenità e ci si raccoglieva nella preghiera. Siamo diventati di famiglia in casa Cardia. Mangiavamo con loro, viaggiavamo, pregavamo. Per questo mi sono sentito in dovere di finanziare l’opera che lei stava facendo. Non mi hanno chiesto nulla. Di mia spontanea iniziativa nel 2020 ho regalato una grande statua della Madonna e ho donato in tutto 123 mila euro tutto con bonifici per fare degli acquisti: le panche, la recinzione, una macchina e tante altre cose. Di questi, 30 mila euro li ho dati al marito per sostenere le spese della logistica e il resto alla onlus. Quando ho scoperto che qualcosa non andava mi sono allontanato“. Gisella gli avrebbe confidato che la Madonna lo avrebbe scelto per aiutarli, ed essendo Avella anche geometra, visti gli interventi che c’erano da fare al Campo le Rose, luogo delle apparizioni, la coppia Cardia gli commissiona la direzione dei lavori.
“Non riuscivo a capire come si sarebbero potuti fare dei lavori in una zona con vincolo paesaggistico. infatti quando mi sono recato sul posto mi sono reso conto che non sarebbero iniziati, già da lì ho ragionato sul fatto che dove c’è la bugia non posso esserci miracoli”.
Ora rivendica ciò che ha donato. “Se dovesse essere tutto falso, mi rivolgerò a un giudice per riavere le cose che ho comprato. Non mi sento vittima di una truffa, ma qualcosa di peggio. Sono stati feriti i miei sentimenti più profondi, in una fase difficile della mia vita».
Gisella Cardia che nel frattempo ha lasciato il paese e si troverebbe a Torino, ha nominato a sua difesa l’avvocato penalista Giuseppe Marazzita con il quale già ieri sera è apparsa in tv.
b.f.