Ambientalisti violenti prima si scontrano con la Polizia poi con i proprietari e lavoratori del Circo
LADISPOLI – Il video girato da Enrico Rizzi, ambientalista del posto, non lascia spazio a dubbi. Basta guardarlo per capire come ormai questa società sia alla deriva.
Ieri sera, mentre all’interno del tendone il Circo era in piena attività, fuori gli ambientalisti inscenavano l’ennesima e violenta manifestazione con provocazioni e offese che poi sono degenerate in due distinti tafferugli.
I manifestanti con cartelli e striscioni si sono riuniti in viale Mediterraneo per protestare contro l’attività circense dopo la fuga del leone, poi si sono diretti verso le gabbie ma la polizia aveva già transennato gli ingressi. Gli attivisti, guidati dall’influencer animalista Enrico Rizzi, hanno tentato di sfondare le barricate e di scavalcarle: ci sono stati diversi contatti tra gli agenti e i manifestanti.
Il gruppo, dopo un momento di calma apparente, ha aspettato l’uscita delle famiglie a fine spettacolo per inscenare un’altra protesta a suon di insulti e spintoni. Al grido di «animali liberi» poi è tornata la calma e la manifestazione è proseguita in strada. Numerosi i cartelli contro il circo esposti, mentre dall’interno dei tendoni, era iniziato lo spettacolo con tanto di musica. «Animali schiavi per il vostro divertimento», «Gli animali nel circo non sono artisti ma vittime di abusi» tra i tanti slogan rilanciati dagli animalisti.
Tra i sostenitori del sit-in Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi e Sinistra. Al termine del sit-in il momento di tensione più alto. I manifestanti hanno iniziato a gridare insulti contro gli spettatori che uscivano dal circo, tra cui molte famiglie con bambini piccoli. C’è stato più di uno scontro tra le due parti, due persone sono cadute a terra, i tafferugli sono stati infine bloccati da carabinieri e polizia.
Ci sono indagini in corso per capire come Kimba, otto anni, più di 200 chili di peso, sia riuscito ad uscire dal suo recinto e a “bighellonare” per la città balneare. Il lucchetto della gabbia sarebbe stato trovato troncato. Ma sulla vicenda si aspetta l’esito delle indagini delle autorità competenti alle quali si sono già rivolti i circensi presentando una denuncia.
Il felino per quasi sette ore, sabato, si è nascosto tra i cespugli che costeggiano il fosso sanguinara, a ridosso del corso d’acqua. In serata i primi avvistamenti al Cerreto con il leone immortalato anche da tantissimi residenti mentre passeggiava per le vie del quartiere sotto l’occhio delle forze dell’ordine.
«Le forze dell’ordine sono state eccezionali nel tenere in sicurezza la popolazione – racconta Rony Vassallo del Rony Roller Circus -È vero, è stato creato disagio e ci dispiace per questo. Fortunatamente non è successo niente, soprattutto al leone». Il timore era che qualcuno «o per paura o per eccesso di zelo potesse fargli del male», spiega ancora Vassallo.
Ieri mattina al circo di viale Mediterraneo, intanto si sono portati anche i carabinieri guidati dal comandante della stazione locale, Umberto Polizzi in cerca di eventuali prove su quello che fosse accaduto il giorno prima. Kimba ora sta bene. «È ancora monitorato per vedere se ha subito dello stress ma al momento sembra stia bene, sta giocando con i suoi fratelli».