La sindaca in veste di intervistatrice ha entusiasmato i presenti in un inaspettato “botta e risposta” alla presentazione di Via Crux, nuovo libro di Giuseppe Cruciani
VITERBO – “Complicarsi la vita per delle minchiate”, incipit ma anche essenza del pensiero crucianiano. E’ iniziata con queste parole la serata di ieri a Ombre Festival, a pronunciarle il giornalista Giuseppe Cruciani, che sul palco di piazza della Repubblica ha raccontato il suo ultimo libro, “Via Crux: Tutto quello che pensate e non avete il coraggio di dire”, ad intervistarlo la sindaca Chiara Frontini, dotata di una buona dose di sangue freddo, con cui ha affrontato, contro ogni iperbole perbenista, temi taglienti e divisivi.
“Non si può più parlare, stiamo portando il politicamente corretto verso l’esasperazione,- racconta Cruciani – se fai un complimento ad una donna vieni accusato di chissà quale nefandezza, se non sostieni le associazioni Lgbt sei omofobo, medioevale e fascista, anche se tanti omosessuali, alcuni anche miei amici, sono i primi a non farne parte.
Quando incontro una persona mi interessa cosa pensa e cosa dice non con chi va a letto. Trovo la classificazione delle persone insopportabile, così come la celebrazione del coming out, che non interessa nessuno. In Italia non c’è nessuna persecuzione degli omosessuali, per fortuna, andassero a vedere i paesi dove non possono neanche camminare per strada”.
L’odio social e verbale
“Gli haters esistono, ma io me ne frego, non possiamo perdere tempo in puttanate, abbiamo i tribunali intasati da cause assurde, facciamo perdere tre anni ai magistrati per giudicare uno che ti ha detto stronzo su internet. Affrontiamola con leggerezza la vita esistono gli odiatori e sti cavoli! Se tutto si trasforma in reato nulla lo è più”.
Donne e femminicidi
“Chi ammazza una donna è un omicida, poi potete chiamarlo come volete, il problema non è il nome femminicidio, ma le pene inflitte, uno che ammazza una donna dovrebbe stare in galera tutta la vita secondo me e non uscire dopo qualche anno. Gli uomini devono capire che il corpo di una donna è suo, lei può lasciarti e tradirti e tu non devi rompergli i c…i”
Prostituzione
“Uno dei temi che ti appassiona intellettualmente di più è la prostituzione” chiede la sindaca- intervistatrice.
“Mi sono sempre battuto per la legalizzazione. Esportiamo puttanieri ogni giorno e diamo soldi a multinazionali straniere, dove ogni anno trasmigrano cervelli”.
“Veramente ad andare in trasferta non sono i cervelli, ma qualche altra cosa ” sottolinea la sindaca, tra il divertimento dei presenti.
“Dovrebbe esserci un palazzo del sesso in ogni capoluogo, a Viterbo ad esempio starebbe benissimo un bordello. Non facciamo i perbenisti, è pieno di prostitute che tra l’altro hanno un valore sociale enorme” prosegue Cruciani.
“E’ notorio che rinsalda i legami” azzarda ironicamente la sindaca.
Cruciani prende la palla al balzo pronto ad affrontare il tema con lei, in rappresentanza del mondo femminile.
Cruciani/Frontini
“Tu sei sposata? Preferiresti che tuo marito ti tradisse con una prostituta o la cassiera della libreria Borri books? Lo so che vorresti rispondermi che non avresti voluto essere tradita a priori, ma sappiamo che la monogamia non esiste, quindi, meglio consumata in un mercimonio che in quella che può diventare una relazione”.
“Noi abbiamo stabilito un principio di reciprocità, anche se non sappiamo chi inizierà per primo”, la sindaca spiazza Cruciani che la invita a ripetere e lei lo fa “In una coppia dove esiste parità è così”. Gli argini tanto odiati da Cruciani sono stati rotti, a questo punto è lei che incarna il coraggio di dire ciò che pensa, la cosa piace al pubblico che risponde con applausi e sostegno.
“Abbiamo scoperto che il sindaco di Viterbo vive in una coppia aperta”.
L’imbarazzo cala sul viso di una Frontini divertita e che fa divertire “Lasciamo stare
è un tema di discussione quotidiano”.
“Davvero? – incalza Cruciani -. Esiste una cronaca della coppia sindaca-marito? Hai scoperto che tuo marito è gay? Cosa è successo?”
Ma l’intervistatrice vuole andare avanti con il suo lavoro, “lasciamo stare, lasciamo stare, te lo racconto dopo nel backstage, senza che adesso vai su google a cercare, voi uomini non potete fare due cose insieme ascolta la mia domanda concentrati su quello”.
Cruciani ormai è partito per la tangenziale del web deciso ad avere risposte, ed una la trova: “Leggo una frase “Sangue e merda”.
“Rispondi a quello che ti ho appena chiesto, te lo avevo detto io che due cose insieme voi uomini non le riuscite a fare”, tallona nuovamente Frontini.
Politicamente corretto, pensiero dominante, vicende giudiziarie, la serata prosegue, ma ormai il vero spettacolo è stato il loro sferzante siparietto, oltre i limiti del politicamente corretto.
“Il conformismo del pensiero è la mia unica paura” (Giuseppe Cruciani).
b.f.