ACQUAPENDENTE – Al Bosco del Sasseto portati a termine i primi lavori di restauro del Mausoleo Cahen D’Avers, eliminato lo stato di degrado in cui versava.
Lavoro di concerto per gli architetti Renzo Chiovelli e Vania Rocchi, che su commissione del Comune hanno ripristinato sottofondo e gradinata con i primi interventi di copertura del mausoleo.
Ripristinato l’originario sistema di allontanamento delle acque meteoriche, a partire dai canali e doccioni delle coperture, fino allo smaltimento dal canale che perimetra la scalinata, assicurando il corretto allontanamento dell’acqua pluviale del monumento.
“Anche se sarebbe necessario- come sottolineano gli architetti- “ripristinare anche il sistema di raccolta e scarico delle acque che ruscellano dalla collina antistante, come era stato concepito nell’800 dall’Architetto senese Giuseppe Partini”.
Il Mausoleo Cahen D’Avers, visite su prenotazione
Il Mausoleo, in forma di tempietto in stile gotico, fu fatto costruire sul finire della seconda metà dell’Ottocento dal Marchese Edoardo Cahen all’interno del Bosco, che si estende al di sotto del castello di Torre Alfina e che Cahen aveva trasformato in un parco facendo costruire al suo interno viali e luoghi di sosta. Le spoglie del Marchese, morto a Roma nel 1894, furono sepolte nel Mausoleo. Il progetto della tomba è opera dell’Architetto senese Giuseppe Partini che era stato incaricato da Edoardo Cahen del restauro totale dell’antico Castello di Torre Alfina, acquistato nel 1881.
L’Architetto, esponente di punta del Purismo senese e autore di grandiosi restauri “integrali” che rilevano la volontà di creare emozioni storiche di forte intensità, trasformò il Castello secondo un gusto neogotico che applicò anche al Mausoleo.
La tomba, posta sul basamento e gradoni, è costruita con pietra grigia e travertino come il Castello e presenta una copertura esterna piramidale. L’ingresso è segnato da un possente arco sormontato da una cuspide, al cui interno un clipeo contiene lo stemma della famiglia. L’arco in pietra grigia, affiancato da pilastri culminanti in pinnacoli, incornicia un elegante apertura bipartita a bifora con esili colonnine in travertino.
Visite sabato 6 e 13 settembre accompagnati dalla guida Riccardo Schiavo (prenotazioni whatsapp 3894777817) e sabato 27 e domenica 28 con Elena Ronca (prenotazioni whatsapp 3203149587).