Ultime schede ancora in conteggio, ma lo sfidante dem Matteo Ricci ha già chiamato l’avversario per congratularsi
MARCHE – Francesco Acquaroli è stato confermato presidente della Regione Marche, battendo l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Secondo le proiezioni del Consorzio Opinio Italia per Rai, Acquaroli, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, ottiene circa il 51% dei voti, mentre Ricci, appoggiato da centrosinistra e M5s, si ferma al 45,9%. La partecipazione alle urne è stata del 50%, quasi dieci punti in meno rispetto alle regionali del 2020.
Matteo Ricci ha riconosciuto la sconfitta, sottolineando la difficoltà della sfida: «Sapevamo che era una battaglia complicata, ho dato tutto ciò che potevo con grande generosità e impegno», ha dichiarato in conferenza stampa. Nonostante la sconfitta, il centrosinistra guarda al futuro con ottimismo, evidenziando la solidità dell’alleanza fra Pd e M5s, come ha spiegato Igor Taruffi: «Solo un anno e mezzo fa un’alleanza unita in tutte le Regioni sarebbe stata impensabile. La strada intrapresa è quella giusta e bisogna insistere».
Lo spoglio parziale conferma la leadership di Acquaroli, con percentuali intorno al 52%, mentre Ricci si attesta al 44-47%. Fratelli d’Italia risulta il primo partito con il 28,4%, seguiti dal Pd al 22,7%, M5s al 5,3% e Avs al 4,2%. Nel centrodestra Forza Italia supera la Lega, rispettivamente all’8% e 7%. La coalizione di centrodestra complessivamente raggiunge il 54,2%, mentre il centrosinistra resta al 42,4%.
Giorgia Meloni ha commentato il risultato sui social, lodando Acquaroli per il lavoro svolto e augurandogli buon proseguimento nel mandato. Matteo Salvini ha invece sottolineato come il voto rappresenti «una risposta chiara agli attacchi della sinistra».
Nelle Marche erano chiamati al voto circa 1,4 milioni di cittadini, con la partecipazione più alta nella provincia di Fermo (51,22%) e la più bassa a Macerata (47,02%). La tornata elettorale fa parte di un ciclo che coinvolge sette Regioni, tra cui Calabria, Campania, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto, e i risultati marchigiani potranno influenzare il clima politico nelle successive consultazioni.