Iurii Kulba, l’operaio di origine ucraina, era rimasto schiacciato e prontamente trasferito in nottata al San Paolo dove però i medici non han potuto fare nulla
CIVITAVECCHIA – Non ce l’ha fatta il 35enne Iurii Kulba, l’operaio di origine ucraina rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro lungo la linea ferroviaria Civitavecchia–Tarquinia. L’uomo è deceduto ieri sera all’ospedale San Paolo, dove era stato ricoverato in condizioni disperate dopo l’infortunio avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.
Kulba era impegnato in un cantiere di manutenzione programmata per conto della Salcef quando, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato travolto da una macchina risanatrice, il mezzo utilizzato per sistemare e rigenerare il ballast sotto i binari. Durante un intervento tecnico, un guasto improvviso avrebbe costretto l’operaio a intervenire manualmente sulla macchina, che però si sarebbe rimessa in movimento all’improvviso, schiacciandolo.
I colleghi hanno subito chiesto aiuto e i soccorsi hanno lavorato a lungo per liberarlo e stabilizzarlo prima del trasferimento d’urgenza in ospedale. Nonostante gli sforzi dei medici e i numerosi tentativi di salvarlo, le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso nelle ultime ore di ieri.
La morte del giovane lavoratore ha scosso profondamente non solo Civitavecchia, dove era in servizio, ma anche Capistrello, il paese in cui viveva con la moglie e i due figli, uno di otto anni e una neonata di appena un mese. Il sindaco ha parlato di “un dolore che colpisce l’intera comunità”, chiedendo chiarezza totale sulle cause dell’incidente.
La dinamica è ora al vaglio delle forze dell’ordine e degli enti preposti alla sicurezza sul lavoro, che dovranno stabilire cosa sia realmente accaduto e se vi siano eventuali responsabilità. Un’altra tragedia che riaccende il tema delle morti sul lavoro nel nostro Paese.

