L’assessore Alfonso Antoniozzi illustra la nuova linea culturale durante il Dup: «Entro fine mandato gli ambienti storici saranno riservati solo ai visitatori»
VITERBO – Il volto di Palazzo dei Priori è destinato a cambiare profondamente. Le sale affrescate che hanno ospitato per anni presentazioni, incontri pubblici e conferenze non svolgeranno più questo ruolo. L’amministrazione comunale ha infatti scelto di dedicare l’intero piano nobile alla funzione museale, ponendo fine alla sua lunga stagione di utilizzo “polifunzionale”.
La decisione è stata annunciata dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Alfonso Antoniozzi, durante la discussione del Documento unico di programmazione in seconda commissione. Nel Dup emerge chiaramente l’intenzione di separare le attività politiche da quelle culturali, trasformando definitivamente gli ambienti storici in spazi visitabili. «L’obiettivo – ha spiegato Antoniozzi – è musealizzare completamente il piano nobile, spostando altrove tutte le iniziative oggi ospitate all’interno del palazzo».
Le sale Regia, delle Colonne e Rossa, da sempre divise tra il ruolo espositivo e quello di location per eventi di ogni tipo, saranno così restituite alla loro vocazione originaria: diventare un percorso museale organico, privo di “disturbi” esterni e tutelato dal continuo andirivieni di attività pubbliche.
Il palazzo, però, non perderà la sua anima istituzionale: consigli comunali e commissioni continueranno a svolgersi regolarmente nelle sedi previste. A cambiare sarà l’universo parallelo fatto di presentazioni, conferenze e appuntamenti culturali, che dovrà trovare una nuova collocazione.
E questa nuova casa è già stata individuata: l’ex chiesa degli Almadiani, in piazza Martiri d’Ungheria. Dopo anni di incertezza, lo spazio è al centro di un progetto di riqualificazione finanziato con fondi Fesr e destinato a diventare il nuovo hub cittadino per eventi e attività pubbliche. Il cantiere dovrebbe partire nel 2026, segnando l’avvio di un vero e proprio trasferimento del baricentro culturale.
Quando l’intervento sarà completato, gli Almadiani diventeranno il nuovo punto di riferimento per incontri e manifestazioni, liberando definitivamente Palazzo dei Priori e permettendogli di concentrarsi sulla sua doppia identità: sede della politica e luogo di cultura aperto ai visitatori.

