Un appello importante, in mezzo alla fuffa.Enrico Cerea e lo staff di Da Vittorio Ristorante di Brusaporto, tre stelle Michelin, cucineranno da domani per tutti gli ospiti dell'ospedale da campo di Bergamo, 230 posti allestiti da protezione civile e alpini alla fiera della città.Avranno bisogno di derrate, fresche e congelate, pane, latticini, insomma tutto quello che serve per cucinare tre pasti al giorno per centinaia di persone, e cercano fornitori che vogliano dare una mano.La situazione di Bergamo, come recentemente evidenziato da TPI e dalla mia dolce metà, è disastrosa. So che tanti professionisti seguono la mia pagina e ancora più persone di cuore. Aiutateli se potete, fatelo girare se non potete.Chiamare Graziano al 3358174540.
Gepostet von Lorenzo Biagiarelli am Mittwoch, 18. März 2020
Bergamo – Enrico Cerea e lo staff del ristorante “Da Vittorio” di Brusaporto, tre stelle Michelin, cucineranno da domani per tutti gli ospiti dell’ospedale da campo di Bergamo, 230 posti allestiti da protezione civile e alpini alla Fiera della città.
“Avranno bisogno di derrate, fresche e congelate, pane, latticini, insomma tutto quello che serve per cucinare tre pasti al giorno per centinaia di persone, e cercano fornitori che vogliano dare una mano.
La situazione di Bergamo, è disastrosa. So che tanti professionisti seguono la mia pagina e ancora più persone di cuore. Aiutateli se potete, fatelo girare se non potete. Chiamare Graziano al +393358174540″.
A lanciare l’appello è il food blogger e chef, Lorenzo Biagiarelli, attraverso la sua pagina fb, mentre, ad annunciare l’apertura dell’ospedale da campo il commissario Angelo Borrelli, durante la conferenza stampa alla Protezione civile: l’ospedale da campo degli alpini sarà installato nell’area dell’Ente Fiera di Bergamo. Duecentocinquanta posti letto che inizieranno a essere operativi nel giro di una settimana. Quella delle penne nere è una struttura di veterani che hanno portato soccorso in tutto il mondo, dal Kosovo della guerra allo Sri Lanka dello tsunami. E, a differenza dei presidi medici dell’Esercito, progettati per curare le ferite dei soldati, quello dell’Associazione nazionale alpini è stato concepito per aiutare le popolazioni in caso di grandi calamità. L’intervento, d’intesa con Protezione civile, Regione Lombardia e ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, si è reso necessario nella provincia più colpita dal virus, con 3.993 persone contagiate (233 in più nella sola giornata di ieri) e le strutture sanitarie ormai al collasso.
Sappiamo quanto è grande il cuore degli italiani nei momenti di difficoltà, anche in questa situazione sicuramente sapranno tirare fuori il meglio e donare un pasto caldo a chi si sta prodigando per salvare tante vite.