Concorsopoli Allumiere – Accertate gravi irregolarità. Pasquini (e la Regione) hanno aggirato la legge: dov’è la graduatoria?

I comuni (e la Pisana) che hanno assunto gli idonei ad Allumiere non hanno ricevuto la graduatoria definitiva, nonostante il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 impone la pubblicazione e l’aggiornamento continuo dell’elenco

ALLUMIERE – Emergono ogni giorno nuovi retroscena nella “Concorsopoli” di Allumiere e questa volta gli attori protagonisti della vicenda non possono nascondersi dietro un “non ricordo”, è un “errore materiale”, ecc.

Da tempo Andrea Mori non c’è più e quindi non può essere responsabile di una linea politica ben precisa che sta portando alla luce i veri responsabili di questo scandalo compiuto in piena pandemia.

Innanzitutto il sindaco Pasquini non può continuare a fuggire in eterno alla richiesta che da molte parti gli arriva: avete trasmesso una graduatoria definitiva?

Allumiere ha inoltrato l’elenco completo con tutti i nominativi aggiornati?

Nella terza seduta della Commissione Trasparenza del Consiglio regionale, presieduta da Chiara Colosimo, sono emerse ulteriori falle nel sistema ribattezzato ormai in tutta italia “Concorsopoli di Allumiere”, e bene ha fatto l’esponente di Fratelli d’Italia a rimarcare con decisione tutte le ombre che mano a mano sono venute fuori.

La famosa e ambita graduatoria ufficiale e definitiva il buon Pasquini non l’ha trasmessa a nessuno.

E pensare che se il sindaco di Allumiere avesse semplicemente rispettato la legge, poteva anche evitare di trasmettere questo banale atto.

Infatti, il comma 145 della legge n. 160 del 27 dicembre 2019 modifica l’art. 19 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 in materia di pubblicità dei pubblici concorsi e stabilisce che, dal 1° gennaio 2020, è previsto l’obbligo di pubblicare nella sezione “Amministrazione trasparente” dei siti istituzionali – sotto sezione “bandi di concorsi” – i seguenti dati:

1. Bandi di concorso per il reclutamento di personale a qualsiasi titolo;

2. Criteri di valutazione della Commissione Giudicatrice;

3. Tracce delle prove concorsuali;

4. Graduatorie finali, che prevedono la pubblicazione delle graduatorie finali aggiornate con l’eventuale scorrimento degli idonei non vincitori.

Inutile dire che Pasquini se n’è fregato della nuova disposizione sulla trasparenza, nonostante la nuova normativa aggrava il regime sanzionatorio per gli inadempimenti.

Ma se Pasquini era troppo impegnato nel triplice ruolo di sindaco, segretario di Buschini e “banditore” del concorsone di Allumiere, l’attuale Segretario Generale del Consiglio regionale, Cinzia Felci, da poco assolta dall’accusa di aver «taroccato» il suo curriculum perché “il fatto non costituisce reato“ (ed in attesa della lettura delle motivazioni della sentenza), non poteva non accorgersi di cosa stava firmando (è sua la sottoscrizione nell’accordo con Allumiere per l’utilizzo della graduatoria) e soprattutto delle inadempienze di cui si rendeva protagonista il suo dipendente Pasquini (la Felci è al vertice amministrativo della Pisana).

Possibile nessuno si sia accorto che, non solo la graduatoria non è stata mai pubblicata, ma neanche aggiornata come previsto dal D.Lgs 33/2013?

Anche il suo braccio destro, quel Fabio Pezone diventato dirigente regionale grazie allo scorrimento di una graduatoria della provincia di Frosinone (di questo ce ne occuperemo tra qualche giorno) non ha detto nulla. Ha firmato le determine di assunzione senza colpo ferire.

Strano, perché di scorrimento di graduatorie se ne intende…

Insomma sono bastate tre sedute della Commissione Trasparenza e Pubblicità per capire come sono andate le cose.

Nessun Ente ha ricevuto la graduatoria definitiva, la stessa non è mai stata pubblicata e chi ha assunto pescando dalla famosa “graduatoria dei miracoli” lo ha fatto dietro trasmissione di un elenco ristretto di nomi da chiamare senza avere l’elenco completo con le posizioni in graduatoria.

Non ha avuto paura di denunciare queste anomalie nella Audizione in Commissione Trasparenza il sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli che ha annunciato che chiederà i danni al comune di Allumiere per come tutta la procedura è stata gestita, dalla prova preselettiva allo scorrimento dei nomi della graduatoria.

Secondo il sindaco di Bracciano, infatti, due candidati piazzati in tredicesima e quattordicesima posizione sarebbero stati saltati e mai chiamati e lo avrebbe saputo informalmente e non dalla corrispondenza tenuta con Allumiere.

Il comune dei monti della Tolfa ha trasmesso a Bracciano un elenco con tre nominativi (le ormai onnipresenti e rinunciatarie Superchi e Galimberti) e Fabrizia Leoni che, secondo Tondinelli, si sarebbe piazzata nella graduatoria dietro ad altri candidati esclusi.

Non solo, il sindaco di Bracciano ha ribadito il fatto che ad oggi non esisterebbe nessun atto di approvazione definitiva della graduatoria ed ha sollevato pesanti dubbi anche sull’erogazione del punteggio nelle due prove scritte e nella prova orale.

Infatti, la Commissione avrebbe cambiato le regole durante le procedure contravvenendo a quanto stabilito nel bando e provocando un ulteriore corto circuito sulle procedure simile a quanto avvenuto con il cambio delle carte in tavole per le prove preselettive.

E’ ormai un dato di fatto che il Consiglio regionale e una serie di comuni della provincia di Roma hanno assunto personale senza vedere uno straccio di graduatoria e fidandosi di uno “specchietto” inviato dal comune di Allumiere.

Alla faccia della Trasparenza che, ricordiamo, alla Pisana è gestita da Barbara Dominici, assunta con uno stipendio da favola grazie una Delibera dello stesso Ufficio di Presidenza che ha orchestrato le assunzioni dalla graduatoria di Allumiere. E guidata, all’epoca, da Mauro Buschini. La Dominici è stata candidato sindaco per il centrosinistra a Trevignano Romano (tra i 16 assunti alla Pisana c’è anche il suo collega di partito e responsabile del circolo locale, Matteo Marconi) e ha partecipato alle ultime primarie del PD.

Alla faccia della Trasparenza!