Frosinone – Il sindaco Ottaviani è permaloso, generoso e minaccia querele ma… non risponde alle domande

In una nota inviata con grande solerzia al nostro Blog ci dice di aver rinunciato alla difesa dei suoi clienti coinvolti nell’operazione “Maschera”

FROSINONE – Questa mattina, dopo aver letto un articolo che parlava di una presunta incompatibilità nella difesa di due clienti coinvolti in una indagine della DIA, il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ci ha inviato una nota “farcita” più di minacce che di chiarimenti.

Adesso leggetela con comodo poi, alla fine, rispondiamo al permaloso primo cittadino perché avrebbe dovuto rinunciare da subito a quell’incarico ricevuto “di fiducia”.

Egregio Direttore,

spiace constatare che un giornalista anziché verificare accuratamente le proprie fonti, non si documenti adeguatamente, prima di effettuare una pubblicazione di un articolo completamente falso ed evidentemente diffamatorio.

Contrariamente a quanto da Lei riportato, l’avvocato Nicola Ottaviani ha rinunciato ala difesa dei titolari dell’azienda da Lei indicata già prima dell’udienza preliminare, innanzi al GUP del Tribunale di Roma, non prendendovi naturalmente parte, proprio per permettere al Comune di Frosinone di effettuare la costituzione di parte civile, per la tutela di ogni prerogativa dell’Amministrazione.

So che Le apparirà strano, per questi tempi, ma rinunciare a qualche difesa nell’interesse della collettività, oltre ad essere un atto dovuto, non è neppure fatto insolito, per chi come me, nell’incarico di Sindaco, ha rinunciato in dieci anni (si documenti, però, almeno in questo) a circa 300mila euro (sì, ha letto bene) di indennità, a favore del progetto Solidiamo, per finanziare le borse di studio ed il merito dei ragazzi residenti in città e per i progetti a favore degli anziani.

Il dispiacere, comunque, insito nella sensibilità umana, lascia velocemente il posto alla legittima tutela che, mi perdonerà, normalmente attivo per i miei Assistiti e, non vedo perché non dovrei attivarla per me stesso, almeno semel in anno.

Pardon, ancora. Dimenticavo!

Sempre per dovere di completezza, la querela sarà depositata nei prossimi giorni, per parità di trattamento, anche nei confronti di quel personaggio che ha concorso con lei alla diffamazione, che lascia tracce dappertutto dei propri misfatti, vantandosi peraltro di ciò e sottoponendoLe materiale artatamente incompleto, magari ipotizzando di essere legibus solutus e che, evidentemente, si bea nell’essere stato soltanto, negli anni, meramente dissolutus.

Con immenso piacere

Avv. Nicola Ottaviani

 

LETTERA ORIGINALE

 

Il Blog risponde:

“Faber est suae quisque fortunae – Ciascuno è artefice del proprio destino”

Dopo aver letto questa “rettifica immediata” e fatto ricorso ad una robusta dose di Xanax per cercare di calmare l’angoscia e la paura derivata dal suo forbito latino e dall’altrettanta facilità con la quale minaccia querele a destra e manca, abbiamo chiesto alla sua gentilissima collaboratrice una data. Quella in cui avrebbe rinunciato alla difesa dei suoi clienti nella famosa “Operazione Maschera”.

La risposta è stata la seguente: “La rinuncia è stata depositata presso la cancelleria del Gup di Roma il 23.6.2021 alle 13.52 e, quindi, ancora prima dell’udienza preliminare fissata il 30.6.2021, permettendo al comune di Frosinone la rituale costituzione di parte civile“.

Visto che la sua memoria non l’aiuta, probabilmente impegnato a saltare da un partito all’altro, gliela rinfreschiamo noi caro avvocato perché Lei lo sa, Sàpere aude.

L’11 marzo del 2020 (giorno più giorno meno) ha ricevuto una notifica di 415 Bis, avviso di conclusione indagini a firma del sostituto procuratore Galanti.

In quei fogli Lei è identificato come “avvocato di fiducia”. L’RGNR per lei non profano è il numero 35109/2015 e cioè il momento in cui i nomi vengo iscritti a MOD. 21 in veste di indagati ed inizia tutto.

Lei, probabilmente, ha accettato quell’incarico nel momento in cui ci sono state perquisizioni o acquisizioni documentali e quindi prima di quella data sopra scritta di rinuncia.

Diciamo che era un momento in cui doveva decidere dove collocare la sua figura politica e Le è sfuggita la pagina numero 19 di quel 415 Bis del 2020 dove, il procuratore, già la individuava come parte offesa (se la rilegga) in quanto sindaco dell’ente danneggiato.

Peccato veniale, tante pratiche qualcosa può sfuggire. Infatti Le è sfuggito anche il deposito della richiesta di rinvio a giudizio depositata dalla Procura di Roma in data 15/05/2020 dove il suo nome veniva riproposto in modo assai evidente.

Le è sfuggita anche la notifica del 2 marzo del 2021 a firma del giudice per le udienze preliminari Dott. Nicolò Marino dove si doveva decidere per il rinvio a giudizio e dove era presente Lei o qualcuno in sua sostituzione e forse già qui, sapendo di avere il doppio ruolo, la doppia veste, avrebbe dovuto “mollare” la difesa.

No! lei dice di averlo fatto il 30 giugno del 2021. Non ci ha mandato il documento che certifichi quanto da Lei dichiarato, Le crediamo (si fa per dire conoscendo San Tommaso) ma è facile trovare riscontro a quanto affermato in un fascicolo così ampio e con tanti avvocati a darsi battaglia.

Poi c’è stata anche un altra udienza nel novembre scorso. Sarà interessante sapere chi si è presentato a difendere, legittimamente e con fermezza, le ragioni dei suoi ex clienti.

Le sue minacce servono a poco così come le sue allusioni. Pensi a salvare la Lega, partito che rappresenta con orgoglio dopo averne rappresentati anche altri dimostrando una coerenza politica specchiata.

P.S.

Il fatto che faccia beneficienza le fa onore, un po’ meno pubblicizzarla su cose così banali. A fine mandato i ciociari potranno tirare una riga e scoprire cosa ha lasciato loro in dieci anni di salti e capriole. Per cosa sarà ricordato fra dieci anni, per le capriole politiche o per altro?

Non se la prenda sindaco, la politica è anche questa…

“Pericula timidus etiam quae non sunt videt-  Il pavido vede anche i pericoli che non ci sono”

 

Frosinone – Lo strano caso dell’avvocato Ottaviani che difende due imputati dal sindaco Ottaviani