La pandemia ha causato un crollo del 49% di fatturato solo nel 2021
ROMA – “È necessario garantire i ristori alle oltre 25.000 strutture agrituristiche italiane, di cui circa 5.000 presenti in Toscana, tra le regione italiana con maggior diffusione di queste strutture, che a causa della pandemia hanno registrato un dimezzamento di presenze e fatturato. Per venire incontro alla difficile situazione che stanno vivendo i settori del wedding, dell’intrattenimento e della ristorazione, abbiamo previsto 100 milioni di euro, di cui 60 milioni con il Decreto Sostegni-bis, di cui siamo in attesa del decreto attuativo, mentre ulteriori 40 milioni sono stati stanziati nel Sostegni-ter. Il prerequisito per accedere all’aiuto è che le imprese svolgano attività prevalente con uno di quei codici Ateco presenti nella norma. Gli agriturismi, però, per loro stessa natura sono attività strumentali e complementari a quella agricola e rischiano di rimanere escluse senza un’adeguata specificazione” avverte Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in Commissione agricoltura alla Camera.
“Una situazione analoga – prosegue – si è già verificata con il bonus ristorazione previsto dal Dl Agosto nel 2020. In quel caso, fu necessario intervenire con una modifica normativa. Per i contributi dei decreti Sostegni, pertanto, è importante comprendere se la questione può essere facilmente superata in fase attuativa, vista la chiara volontà del legislatore, o se sarà invece necessario intervenire sulla norma primaria, sin dal Sostegni-ter in discussione in questi giorni al Senato, dove abbiamo presentato un emendamento a riguardo.
“Il comparto agrituristico, come il resto del mondo ricettivo e ristorativo italiano, ha subito un forte contraccolpo a causa della pandemia. Nel 2021 ha registrato un crollo del fatturato del 49 per cento, sceso a 802 milioni di euro. È importante, dunque, che possa accedere ai ristori che abbiamo previsto e che non si verifichino cortocircuiti che estromettano questo settore dall’elenco dei potenziali beneficiari” conclude.