Viterbo – Suicidio al poligono, gli ultimi momenti del folle gesto ripresi dalle videocamere di sorveglianza

Rischia di finire sul registro degli indagati l’amico proprietario della Glock usata da Alireza Hafez Taghva per omessa custodia dell’arma

VITERBO – Alireza Hafez Taghva, è il nome del medico di origine iraniana che si è ucciso con un colpo di pistola l’altro ieri al poligono di tiro di Tuscania.

Come ricostruito dagli inquirenti nell’immediatezza dell’evento suicidario, il medico aveva accompagnato un amico, B. C., viterbese 68enne che aveva un regolare porto d’armi e regolarmente denunciata la Glock 9×21 con la quale Taghva si è sparato.

Alcuni amici parlano di una crisi familiare e forse una forte depressione. Sta di fatto che, in un momento di distrazione dell’amico, il medico ha preso la pistola, l’ha messa dentro la bocca e fatto fuoco in una frazione di secondo.

Inutili i soccorsi. Da subito le lesioni provocate dal proiettile non hanno lasciato scampo a Alireza Hafez Taghva  giunto cadavere all’ospedale di Belcolle a Viterbo.

La Procura della Repubblica di Viterbo ha aperto un fascicolo contro ignoti, per il momento, per accertare le dinamiche dell’accaduto.

Poteva entrare nel poligono Alireza Hafez Taghva senza essere accompagnato da un istruttore?

Poteva l’amico B. C. usare le armi, seppur autorizzato, con a fianco persona sprovvista di porto d’armi e quindi non autorizzata al suo utilizzo in quel preciso momento?

Dall’incauta custodia delle armi, alla mancata vigilanza su persone non autorizzate e percorso di rilascio del porto d’armi sono queste le domande che oggi si pongono gli inquirenti visto che, anche grazie all’utilizzo di camere di videosorveglianza non ci sono più dubbi sul folle gesto compiuto dal medico e che, da un primo esame, solleverebbero da ogni responsabilità gli addetti al poligono mentre al vaglio è proprio la posizione dell’amico del medico.

Reza Hafez Taghva era notissimo a Viterbo e Tuscania: nel capoluogo esercitava la professione media, da specialista gastroenterologo, e aveva anche un negozio di tappeti; a Tuscania era stato guardia medica per una quindicina di anni. In entrambe le comunità era conosciuto e amato per le sue qualità professionali e umane. Era anche cintura nera e maestro di karate.

Tuscania – Suicida al poligono il gastroenterologo viterbese Reza Hafez Taghva