Viterbo, Claudio Taglia: “Il primo cittadino decide sulle strategie socio-sanitarie”

Candidato a sostegno di Laura Allegrini sindaco. Una vita nella sanità di cui conosce pregi e difetti

Viterbo –  Presunte pressioni nei confronti di alcuni dipendenti dell’ Azienda Sanitaria Locale  aspiranti candidati, (leggi tutto) la notizia ha fatto il giro della città destando indignazione tra i cittadini. Abbiamo incontrato Claudio Taglia, candidato di Fratelli d’ Italia a sostegno di Laura Allegrini sindaco.

Una vita passata negli ospedali, già direttore dell’unità operativa maxillofacciale di Belcolle e docente universitario, con all’attivo oltre 400 interventi ricostruttivi in dieci anni.  “Mi associo con convinzione alle parole della consigliera regionale Chiara Colosimo.  – afferma Taglia – qualora dovessero corrispondere a verità, andrebbero a delineare uno scenario piuttosto inquietante per la politica viterbese e laziale. Viterbo merita un chiarimento, fermo restando che sono un garantista. Anche io, che sono un medico, da molti anni sono impegnato in politica, ma a differenza di altri, ho sempre dato e mai chiesto, anzi, dal punto di vista professionale sono anche stato penalizzato, ma non accetterei mai una candidatura sotto forzatura”.

Spesso dimentichiamo che la scelta del primo cittadino ricade anche su alcuni aspetti della nostra sanità…

“Voglio ricordare che il sindaco è responsabile del collegio dei sindaci della provincia, un organismo rappresentativo delle autonomie locali, con funzioni di indirizzo e controllo sull’attività socio-sanitarie, e che  strategie e atti aziendali sanitari passano al suo vaglio”.

Una sanità migratoria da riportare sul territorio, chi più di lei può sostenere l’iniziativa?

“La mobilità passiva intra e extra regionale ci è costata negli ultimi anni 70 milioni di euro. le scelte scellerate che abbiamo avuto fino ad oggi sono andate a favorire strutture private e fuori confine. C’è da riportare al centro la sanità viterbese. Sarebbe interessante un incontro con tutti i candidati a sindaco per parlarne.”

b.f.