Canino – Due donne giravano con mezz’etto di cocaina, arrestate

CANINO – Continuano in tutta la provincia, i servizi per la repressione dello spaccio di droga da parte dei carabinieri, ancora due arresti e 55 grammi di cocaina sequestrata.

Nella serata del 9 novembre a Canino (VT) i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno arrestato due donne di origine magrebina, ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I due arresti sono l’ennesimo risultato del piano straordinario di servizi messi in atto dai carabinieri per contrastare le piazze di spaccio e, si vanno ad aggiungere, agli arresti precedenti e alla già notevole quantità di droga sequestrata.

I Militari della Stazione di Soriano nel Cimino infatti, impiegati nel piano operativo messo in campo dal comando provinciale, che vede coinvolte numerose pattuglie, inserite in un contesto di controllo coordinato del territorio, nei pressi dell’alloggio temporaneamente occupato dalle trentenni, le hanno notate uscire dallo stabile per allontanarsi in tutta fretta nel verde circostante, nel tentativo di disfarsi di 35 involucri di cellophane, contenenti nell’insieme circa 55 grammi di cocaina.

La successiva perquisizione in abitazione ha comportato l’ulteriore rinvenimento di materiale ritenuto utile al taglio della sostanza illecita – circa 300 grammi di polveri – oltre che al suo confezionamento. I reperti sono stati posti sotto sequestro mentre entrambe le donne fermate, una volta arrestate, sono state ristrette in camera di sicurezza, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che ha convalidato gli arresti e sottoposto le due donne alla misura dell’obbligo di firma.

La lotta allo spaccio della droga, spiega il comandante provinciale, colonello Massimo Friano, è un investimento che i carabinieri fanno per il futuro della collettività. I notevoli risultati fin qui ottenuti, sono la dimostrazione pratica dell’impegno profuso da tutti gli uomini dell’Arma, con l’impiego di tutte le risorse disponibili.


PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.