Per i genitori, la nuova sede temporanea non è una soluzione adeguata ma il Comune non sembra avere altre carte da giocare
VITERBO – Una nutrita delegazione di genitori ha oggi manifestato in sede di consiglio comunale le proprie preoccupazioni sullo spostamento temporaneo di 14 classi dalla scuola Ellera in una nuova sede a Viale Trento, zona già nota per vari motivi tra cui la sicurezza non adeguata e le problematiche legate al fattore urbanistico.
“Non abbiamo trovato altre soluzioni fattibili in così poco tempo”. Questo è il sunto e la “giustificazione” che gli assessori Stefano Floris, ma anche Alfonso Antoniozzi, hanno cercato di spiegare a genitori e minoranza. A fare la voce grossa in difesa di genitori e alunni, anche il consigliere Matteo Achilli (Fratelli d’Italia) che non ha mancato di sottolineare anche come l’amministrazione “ha perso un anno e mezzo di tempo” sulla critica situazione. Tra le sue rimostranze, anche una lettera che la dirigente avrebbe inviato ai genitori, spiegandogli che la decisione sarebbe ormai presa. Eppure, non c’è ancora nessuna firma su nessun contratto, come sottolineato dall’assessore Antoniozzi, che ha dichiarato: “Sono sbalordito anche io di questa comunicazione”.
Tra le molte problematiche individuate e presentate dai genitori, anche quella legata al fattore spazi abitabili. La nuova sede di viale Trento, almeno sulla carta, non presenterebbe spazi verdi usufruibili e sicuri per i ragazzi, che si ritroverebbero bloccati in classe per sei ore filate. “Non è una situazione accettabile – ha dichiarato una delle manifestati, che è anche una docente – in queste 14 classi c’è una media di tre ragazzi con sostegno ai quali deve essere garantita la possibilità di poter godere di aria fresca di tanto in tanto. Lo stesso vale ovviamente anche per tutti gli altri, in quanto giovanissimi e in una fase dove il contatto con l’aria aperta è importantissimo”.
Lo spostamento forzato, dovuto ai lavori di riqualificazione PNRR, porterà inevitabilmente anche a problemi logistici. Francigena, infatti, sembra non poter garantire un trasporto navette ai ragazzi e alle famiglie che non hanno possibilità di accompagnare i propri figli a scuola. “I mezzi non ci sono – ha anche sottolineato l’assessore Katia Scardozzi – potrebbero magari esserci a febbraio, quando ne arriveranno di nuovi”.
A poco sembrano essere servite le rassicurazioni dell’assessore Stefano Floris, che sembra davvero aver preso a cuore la problematica. “Non potete prometterci cose che poi non potete garantirci – ha tuonato un’altra madre, preoccupata di quel che sarà di suo figlio a inizio settembre – siete già tornati indietro su altre promesse e ora non ci fidiamo più”.
Grandi dubbi sulle tempistiche, poiché la nuova sede dovrà vedere dei lavori di ristrutturazione, sono stati avanzati anche da Alessandra Troncarelli (PD). Come ha ricordato la consigliera ed ex candidata sindaca, mancano pochissime settimane e ancora c’è un contratto da firmare. Settembre, inoltre, è dietro l’angolo.
Nei giorni passati anche Silvia Somigli, segretaria generale UIL scuola Viterbo, aveva presentato le sue preoccupazioni. La sede, non sarebbe adeguata alle esigenze dei bambini. Tra le mancanze ci sarebbe anche quella legata allo spazio utile per una palestra. Per l’assessore Stefano Floris, anche in questo caso, ci sarebbe tempo per abbattere un tramezzo e realizzarne una poiché “gli ampi spazi lo consentono”. I genitori, tuttavia, non sembrano molto propensi a crederci e attendono di vedere tutto “nero su bianco” perché l’altra ipotesi è quella di iscrivere gli alunni in un’altra scuola, a spese, ovviamente, della scuola primaria dell’Ellera.
Sulla questione si tornerà sicuramente a discutere nei prossimi giorni. Un nuovo incontro, tra amministrazione e genitori, pare sia in programma, ma il tempo scarseggia e le soluzioni sembrano essere veramente poche. Accontentare tutti potrebbe essere un qualcosa di impossibile.