Sul registro degli indagati iscritti Giuseppe Quintavalle e Francesco Barillà
ROMA – Il Policlinico di Tor Vergata torna al centro delle cronache giudiziarie. La Procura di Roma ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di Francesco Barillà, cardiologo ed ex direttore della Scuola di specializzazione, e di Giuseppe Quintavalle, all’epoca Direttore Generale del Policlinico e oggi alla guida della ASL Roma 1.
Secondo l’accusa, Barillà avrebbe redatto 45 referti falsi su carta intestata del Policlinico Umberto I, alterando date, reparti di provenienza e responsabili degli esami.
Tali documenti avrebbero attestato una presunta “comprovata esperienza nelle procedure di emodinamica”, requisito fondamentale per ottenere il primariato di Cardiologia a Tor Vergata.
Quintavalle, invece, è accusato di aver ricevuto e validato quei referti, consentendo la nomina di Barillà a primario il 27 luglio 2023.
Una vicenda che affonda le radici nella denuncia presentata nel 2023 dal dottor Gaetano Chiricolo, che segnalò presunti episodi di assenteismo e falsificazione di documenti.
Nel frattempo, Barillà ha terminato i due anni di incarico come primario ed è andato in pensione, mentre Quintavalle è stato promosso dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a capo della più grande azienda sanitaria della regione.
Se le accuse saranno confermate, il caso potrebbe riaprire un acceso dibattito sulla trasparenza delle nomine negli ospedali universitari romani e sul ruolo dei cosiddetti “baronati accademici” nella sanità pubblica.