L’innalzamento dello 0,5% dei tassi d’interesse deciso a febbraio (siamo al 3%), e il medesimo aumento previsto per marzo, si potrebbe tramutare in una stangata per tutti i tipi di finanziamento. La simulazione della Federazione autonoma bancari italiani: le rate dei mutui a tasso fisso sono destinate a raddoppiare
In Italia sono circa 6,8 milioni le famiglie indebitate, pari a circa il 25% del totale: di questi, quasi 3 milioni e mezzo stanno pagando un mutuo per l’acquisto di un’abitazione.
Un vero e proprio esercito che adesso dovrà fare i conti con le conseguenze della decisione presa dalla Bce nella riunione di febbraio: alzare il costo del denaro dello 0,5%. Un aumento che, come anticipato dal presidente Lagarde, potrebbe ripetersi con la medesima entità anche a marzo. Ma quali saranno gli effetti su mutui e prestiti? Secondo i calcoli realizzati dalla Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, con il nuovo aumento previsto per il prossimo mese, saranno inevitabili ulteriori innalzamenti dei tassi d’interesse su tutti i tipi di finanziamento. Comprare un’automobile a rate, per esempio un modello da 25.000 euro, potrebbe costare, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso dell’11,3%, oltre 5.500 euro in più rispetto al 2021.
Effetto Bce su mutui e prestiti
Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile dovrebbe salire del 31%. Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe del 3,9%), la rata mensile è di 1.056 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 3,7%, la rata mensile è, invece, di 517 euro. Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 43%. Il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a fine novembre, a 426 miliardi di euro, in crescita di 50 miliardi rispetto a fine 2017 (+13,5%).
Come cambiano le rate
Quindi, chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 715 euro ovvero 215 euro in più. I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche oltre il 4% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche raddoppiate.
I nuovi mutui a tasso variabile sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile oggi è di 825 euro, ben 160 euro in più (+24%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro.
Secondo quanto emerge dalla simulazione della Federazione autonoma bancari italiani, un mutuo per 200.000 euro, con tasso 3,9% – durata 25 anni – la rata mensile 1.056 euro. Un mutuo da 100.000 euro – tasso 3,7% – durata 25 anni – la rata mensile è 517 euro. In aumento anche le rate per i prestiti.
Alla fine del 2021 il tasso d’interesse medio era dell’8,1%, oggi è del 10,9%: per acquistare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 42.272 euro, con una differenza complessiva di 4.847 euro (+13%). Per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale passa da 942 euro a 1.012 euro, con una differenza complessiva di 70 euro (+7,5%).