Atac voleva demolire la carrozza con cui Mussolini il 28 ottobre 1932 inaugurò la ferrovia elettrica Roma-Viterbo.
La celebre carrozza 59 su cui il Duce aveva viaggiato per festeggiare l’anniversario della marcia su Roma era inserita nell’elenco del “materiale rotabile” che l’azienda dei trasporti aveva bollato come “fatiscente” e, per questioni di spazio, avevano deciso di disfarsene.
Ma i cittadini, le associazioni e gli appassionati di trasporti non ci stanno. Per loro, sono un pezzo della memoria collettiva e devono essere protetti e valorizzati. Così si sono mobilitati per chiedere all’azienda romana di fare un passo indietro. Come ha fatto la nostra concittadina Laura Allegrini.
Laura si è interessata alla questione e alla vigilia di Natale ha ricevuto una telefonata che ci fa ben sperare su questa iniziativa di recuperare un pezzo della nostra storia, infatti ha postato sulla sua pagina Facebook quanto segue:
“Facendo seguito alla lettera da me inviata nei giorni scorsi , il Direttore Operazioni di ATAC dr. Alberto Giraudi mi ha comunicato l’intenzione dell’Azienda di scongiurare la demolizione della Cosiddetta Carrozza del Duce, facente parte della dotazione nel 1932 della Tratta Ferroviaria Roma -Viterbo. Già il giorno 24 dicembre il Dr. Giraudi mi aveva anticipato quanto oggi confermato: l’ Atac, solo gestore, aveva a suo tempo intrapreso la procedura di demolizione su esplicita richiesta della Regione Lazio proprietaria dell’ intera dotazione, ed oggi per procedere allo storno del bene in oggetto deve intraprendere una procedura inversa e concordata con la Regione Lazio. Il Dr. Giraudi mi ha quindi confermato la disponibilità della Regione Lazio a procedere in tal senso ed ha convenuto sull’importanza storica e culturale del bene, ma ha anche tenuto a precisare che, nel tempo, la carrozza ha subito diverse e pesanti modifiche.
Accogliendo la mia richiesta inoltrata per dar voce ai molti cittadini, in primis Silvio Cappelli, che hanno manifestato interesse per l’acquisizione ed il restauro il Dr. Giraudi mi ha infine comunicato la data del 13 gennaio quale primo incontro.
Come in precedenza pubblicato, abbiamo messo a punto una Associazione di Scopo alle quale possono aderire tutti i cittadini interessati al recupero della Carrozza e alla permanenza della stessa nella sua “sede naturale”.
Nonostante alcune legittime prese di posizione di altri enti e territori interessati al bene, ritengo importante e senza alcun sospetto campanilistico, che la carrozza rimanga per motivi storici in uno dei Comuni della tratta ferroviaria servita dalla Carrozza stessa.”
Tutte le associazioni di volontariato dovrebbero rendersi disponibili per partecipare a questo straordinario impegno di recupero, sicuramente Viterbo Civica si metterà a disposizione per poterne partecipare se ci saranno le condizioni.