Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica: “Anche la Carta nazionale dei siti idonei è ormai superata”
ROMA – Sospiro di sollievo soprattutto per la Tuscia.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha parlato in maniera chiara del deposito di scorie nucleari nel corso di dibattito sull’energia organizzato dal quotidiano “La Stampa”.
Per la provincia di Viterbo, principale indiziata a ospitare il sito, le dichiarazioni sono più che positive.
“Stiamo studiando nuovi depositi di rifiuti radioattivi a bassa intensità – ha spiegato il ministro -. Abbiamo ormai scartato l’idea di un centro unico, perché è illogico a livello di efficienza, ma si può pensare di andare avanti con i 22 già esistenti”.
Anche la Carta nazionale dei siti idonei, ricoperta prevalentemente di Comuni della Tuscia, secondo il ministro è ormai superata.
“Inizio a scartare l’ipotesi dei miei predecessori – ha concluso Fratin – perché mi sembra illogico a livello di efficienza e funzionalità aver un solo centro a livello nazionale: significherebbe far viaggiare ogni giorno i rifiuti da Torino a Palermo. Anche la Carta nazionale dei 51 siti idonei è ormai superata. Ecco perché la valutazione che sto facendo a livello ministeriale è creare più depositi, oppure andare avanti su quelli già esistenti”.