Il leghista attacca ancora la sindaca recuperando un filmato ricco di promesse non mantenute
VITERBO – Continua l’acceso scontro che il leghista e consigliere comunale Andrea Micci mantiene giornalmente vivo nei confronti della prima cittadina Chiara Frontini. Una battaglia ormai senza quartiere, come se si fosse in piena campagna elettorale e che, ancora una volta, svela alcuni lati del “passato” della sindaca della città.
Nel particolare, Andrea Micci riporta a galla questa volta un filmato che l’attuale prima cittadina aveva girato nel 2022, nel mese di aprile, e poco prima di essere eletta sindaca di Viterbo alle successive amministrative.
“Dopo aver letto di risse in via Ascenzi e al Sacrario, solo negli ultimi 3 giorni. Dopo aver fatto un giro per i parchi cittadini che sembrano giungle. Dopo aver parlato con i presidenti dei comitati di quartiere che la sindaca non chiama da mesi, i quali denunciano il forte degrado del centro storico. Oggi rivedo questo video del 2022 e mi sento leggermente preso per i fondelli. Pure la voce col tono melodrammatico” si sfoga il consigliere leghista via social, chiedendo a tutti i cittadini di riflettere sull’attuale gestione della città.
Tra i commenti, che vanno moltiplicandosi sotto al suo post, vari cittadini confermano come l’attuale situazione, al netto dei primi tre anni di amministrazione Frontini, sia tutto fuorché cambiata. Anzi.
Solo nelle ultime ore, due episodi di violenza si sono consumati nella zona del Sacrario e di Via Ascenzi, ancora una volta teatro di accesi litigi e interventi delle forze dell’ordine. Pochi giorni fa, invece, un’altra tentata aggressione ma stavolta in zona Piazzale Gramsci, anch’essa area sempre “calda” per episodi di spaccio e microcriminalità.
“Se prima eravamo in una situazione di degrado, che poi non era proprio così, a confronto ora è una giungla, con grave pericolo di incendio”, ribadisce addirittura un cittadino . Un commento che purtroppo non è isolato e conferma come la percezione di molti abitanti sia ben differente da quella che raggiunge i vertici di Palazzo dei Priori.
