Montefiascone, il caso anagrafe si infiamma: duri attacchi da Manzi (FI) e Zuffi (FdI). “La sindaca? Arrogante e confusa. Il malessere è reale”

MONTEFIASCONE – Il caso legato alla temporanea riorganizzazione dello sportello anagrafe continua a far discutere, e si arricchisce di nuovi interventi politici che alimentano la tensione attorno all’amministrazione guidata da Giulia De Santis. Dopo la replica della sindaca alle polemiche, arrivano le prese di posizione di Paolo Manzi, consigliere comunale di opposizione (Forza Italia), e di Mirko Zuffi, coordinatore del circolo di Fratelli d’Italia. Entrambi non usano mezzi termini per criticare l’operato della prima cittadina, accusata di arroganza e di alimentare una “gogna mediatica” contro chi solleva dubbi legittimi.

Trovo veramente inopportuno questo suo tono arrogante e minaccioso – afferma Manzi –. Lei può dire adesso ciò che vuole, parlare di evitare file o di articolazioni dell’anagrafe che servono solo a lei. Ma io, come ogni altro cittadino di buon senso, leggo semplicemente il contenuto del cartello esposto. Non vi è alcuna specifica sulle ragioni che oggi, solo oggi, lei prova ad accampare. E minaccia pure denunce? Ma stiamo rasentando l’incredibile. Mi chiedo se la sindaca abbia davvero il controllo degli uffici comunali, o se Montefiascone sia diventata una sorta di repubblica delle banane, dove ognuno fa ciò che vuole”.

Anche Zuffi non risparmia critiche e difende le rimostranze sollevate nei giorni scorsi sui social: “Distinguere la critica dalla scorribanda da tastiera non è da tutti – scrive –. Il nostro comunicato nasce da una comunicazione confusa pubblicata su Facebook, non su un canale istituzionale. Ha generato malumori, segnalazioni, dubbi legittimi. Non abbiamo cavalcato nulla: abbiamo dato voce a un disagio reale. E no, non toglieremo il post, perché è fondato sui fatti, non su ricostruzioni fantasiose”.

Poi l’affondo diretto a chi difende la sindaca: “Non ci abbasseremo al livello del teatrino, ma invitiamo a distinguere tra senso civico e faziosità. Se nel 2027 i cittadini ci daranno fiducia, sarà per la nostra serietà, non certo per atteggiamenti come quelli di chi oggi giustifica ogni cosa”.

Il clima a Montefiascone si fa dunque sempre più teso, e il caso dell’anagrafe sembra solo l’ultima di una serie di crepe nell’equilibrio politico della maggioranza. A crescere, intanto, è anche il malcontento di una parte della cittadinanza che, tra file agli sportelli e comunicazioni giudicate confuse, continua a chiedere risposte chiare e istituzionali.