Viterbo – “La morte di Leonardo Cristiani si poteva evitare”

Ieri il sopralluogo dei periti per ricostruire la vicenda, presente anche la famiglia del 15enne ed i legali

VITERBO – Per l’avvocato Luca Mecarini – che assiste, insieme alla collega Francesca Matteucci, la famiglia di Leonardo Cristiani – non ci sono dubbi: la tragedia del 9 giugno, costata la vita al 15enne di Vitorchiano in un incidente in moto lungo viale Trieste, poteva non accadere.

Mecarini era presente anche ieri pomeriggio durante il sopralluogo effettuato dai periti nominati per ricostruire la dinamica dell’incidente. Intorno alle 15, i consulenti hanno iniziato i rilievi nel tratto di circa 10-15 metri in direzione La Quercia, delimitato da transenne e segnato da fiori, messaggi e omaggi lasciati nel punto in cui Leonardo ha perso la vita. Un drone ha sorvolato la zona a bassa quota, raccogliendo ogni dettaglio utile a comprendere cosa sia realmente accaduto.

“Questo accertamento – ha spiegato Mecarini alla stampa presente – è fondamentale per chiarire le cause dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. I periti completeranno le analisi, inclusi i rilievi sulla moto e sul casco di Leonardo. Ma riteniamo che un ruolo cruciale lo abbia avuto lo stato precario di manutenzione della strada.”

Secondo il legale, proprio le condizioni del manto stradale avrebbero potuto contribuire in modo determinante all’accaduto. “Ci sono tratti, poco più avanti e poco più indietro rispetto al punto dell’incidente, che sono già stati sistemati. Questo per noi è un segnale evidente: significa che si era consapevoli di un problema e che, se si fosse intervenuti prima anche su quel tratto, forse oggi non staremmo parlando di una tragedia.”

Lo stato della strada – ha ribadito Mecarini – è chiaramente criticabile. E ciò rafforzerebbe la convinzione che “questa morte si poteva evitare”. Legali e famiglia attendono, naturalmente, l’esito definitivo degli accertamenti tecnici, che saranno determinanti per chiarire ogni aspetto della drammatica vicenda.

Sempre nella giornata di ieri, molte persone hanno assistito all’intervento dei tecnici del comune che su Viale Trieste hanno cominciato ad apporre catrame per coprire alcune delle buche presenti sulla via. Uno spettacolo che per alcuni è stato “indecente” poiché l’operazione giunge a ridosso della morte del 15enne e che, secondo altri, sottolineerebbe “un senso di colpa” che attualmente sarebbe presente tra le mura di Palazzo dei Priori.